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Gasperini: “Ai punti avremmo vinto, l’obiettivo è la Champions”

Il tecnico della squadra bergamasca è rammaricato per la mancata vittoria ma anche felice per la corsa Champions ancora apertissima

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa al termine della gara pareggiata dai suoi per 1-1 contro la Juve, esulta: “Padroni del nostro destino, non sappiamo solo correre”. Il tecnico nerazzurro raggiante dopo il grande risultato sul campo della Juventus: “Partita vera, ai punti avremmo vinto noi. Che testa e che attacco! Abbiamo la capoccia davvero dura, i giocatori hanno reagito alla sconfitta di Roma in Coppa Italia. Ma è tutta la stagione che dimostriamo di avere questa mentalità e questa forza interiore: è la testa che guida le gambe, non sappiamo solo correre”. Gian Piero Gasperini si prende la meritata ribalta dopo aver imposto il pari ai campioni d’Italia allo Juventus Stadium.

VITTORIA AI PUNTI. “Sappiamo di essere padroni del nostro destino. Avremmo firmato per l’1-1 in casa della Juve, ma c’è rammarico perché ai punti la squadra che avrebbe dovuto vincere era la nostra – rimarca il tecnico dell’Atalanta -. I bianconeri hanno giocato una partita vera, con agonismo e determinazione, tentando di vincerla: circostanze che danno ancora più valore alla nostra prestazione”.

IN CASA… FUORI. “Sarà paradossale giocare in casa sul campo del Sassuolo, uno dei tanti tabù che ci tocca sfatare. Ma visto il seguito contro la Lazio mercoledì credo che la gente ci seguirà in massa anche a Reggio Emilia”.

EUROPA, TRE SU TRE.Siamo comunque in Europa per la terza stagione di fila. I 38 punti nel girone di ritorno sono l’ennesimo record, abbiamo fatto oggi il centesimo gol nel 2018-2019. Un buon campionato ci poteva stare, che avessimo il miglior attacco era molto meno scontato”.

LA MANO DI SANDRO. “Non so bene come funzioni questo regolamento, forse c’era un rigore anche stasera (mani di Sandro su spizzata di Masiello, NdR). Ma dal dischetto abbiamo segnato soltanto due gol su cento, non ne abbiamo avuto bisogno”.

CORSA ALLA CHAMPIONS. “Presi tre punti di vantaggio sulle concorrenti da quarti, dietro non hanno mollato un millimetro continuando a correre. L’ammucchiata c’era già a dieci giornate dalla fine: siamo arrivati all’ultima giornata con la partita ancora aperta”.

LE SCELTE. “Ho scelto Hateboer da terzo di difesa, confermandolo dopo la partita col Genoa, perché di fronte a un tridente veloce mi serviva un giocatore di pari rapidità e resistenza fisica”.

BIG E DEA. “Nelle big ci sono giocatori che non giocherebbero nell’Atalanta, ma per converso nell’Atalanta ci sono giocatori che nelle big ci starebbero benissimo. Siamo una squadra che fa tanti punti. Magari per qualcuno il singolo trofeo è più importante, ma concorrere da terzi per la Champions”.

CURRICULUM EUROPEO. “Col Genoa m’era sfuggita la Champions da quarto perché sotto negli scontri diretti con la Fiorentina, in Europa mi sono qualificato quattro volte negli ultimi cinque anni e c’ero stato nel ciclo prima. Sono contento di quello che sono e di quello che ho fatto”.

LASCIA O RADDOPPIA?Resto se andiamo in Champions? L’obiettivo è la qualificazione. Ho un contratto e devo vedermi col presidente Antonio Percassi. Ci sediamo e vediamo. Sono legatissimo all’Atalanta, a lui e al progetto, che è qualcosa che sta andando oltre. Se ci sono le condizioni, dove sto meglio di qui?”.

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