Luis Alberto rientra dalla squalifica, Lulic dietro la lavagna del giudice sportivo. Simone Inzaghi non ha moltissime alternative, ma medita un modulo speculare
Luis Alberto tra le linee o Carlos Correa in coppia con Ciro Immobile? La Lazio di Simone Inzaghi, priva come si sapeva del gioiello Sergej Milinkovic-Savic, che guarirà dalla distorsione al ginocchio e alla caviglia rimediata in semifinale col Milan per la finalissima di Coppa Italia proprio con l’Atalanta del 15 maggio, si porterà il dubbio tattico fino a domenica. Quando alle 15, all’Olimpico, coi nerazzurri ci sarà l’antipasto in chiave Europa League per gli attardati Aquilotti (55 punti e ottavi, Dea a 59 e quarta).
IL REBUS IN MEZZO. In realtà i due potrebbero essere simultaneamente in campo a discapito di un attaccante puro come Felipe Caicedo, doppiettista a Genova con la Samp, perché il vero problema dell’organico biancoceleste sono i numeri risicati a centrocampo. Dei titolari, infatti, Inzaghino conta come punti fermi solo su Parolo e Lucas Leiva. Nel successo a Marassi di settimana scorsa, abile e arruolato Cataldi, con Badelj a subentrargli a metà ripresa. Ma forse tra tre giorni conterà più la volontà di contrastare l’avversario a modulo speculare: 3-4-1-2.
CHI ENTRA E CHI ESCE. Proprio lo spagnolo rientra dalla squalifica, in cui invece è incappato Lulic lasciando poche soluzioni al tecnico piacentino. In corsia ci sono il brasiliano Romulo e Marusic, in difesa Luiz Felipe e Bastos dovrebbero prendere il posto di Wallace e dell’acciaccato Radu nel terzetto con Acerbi perno. Il centravanti napoletano, entrato in avvio di secondo tempo contro i blucerchiati al posto del risolutore di giornata, ha comunque una maglia assicurata.