Provati Pasalic e Gomez dietro Zapata, ma non va: i due troppo schiacciati sui mediani avversari. Ancelotti cambia tardi, a score perso
Venti minuti o poco più con Mario Pasalic e Alejandro Gomez allineati dietro Duvan Zapata, ma troppo schiacciati a ridosso dei due mediani del Napoli Allan e Fabian Ruiz. Il ritorno di Gian Piero Gasperini al modulo prediletto, avanzando il Papu per poi riarretrarlo in solitario con l’ingresso di Josip Ilicic con sequela del croato in mediana, secondo L’Eco di Bergamo è stata la chiave della vittoria dell’Atalanta contro un Carlo Ancelotti troppo conservativo.
DUE MODULI IN DUE. Il tecnico dei partenopei, lunedì sera, si è infatti deciso a rinunciare al 4-4-2 solo nel finale, dopo aver subìto l’uno-due nerazzurro con Duvan Zapata e Mario Pasalic, con il secondo subentro nella fascia avanzata di Verdi dopo Younes. Un 4-2-3-1 tanto spinto quanto tardivo.
I MISMATCH. I Ciucci, molto aggressivi nel primo tempo, oltre a Mertens che punta Mancini e Milik contro Djimsiti usano Callejon che aggredisce Masiello, col risultato di costringere Castagne sulla difensiva per contrastare le folate di Malcuit. Imbeccato proprio dallo spagnolo per il cross basso del vantaggio del belga di casa con la collaborazione involontaria del difensore atalantino di centrodestra.
KOULIBALY VS ZAPATA. Il subentro di Luperto a Chiriches, già nel primo tempo, espone Koulibaly all’uno contro uno di Duvan, che punta il vertice sinistro e trova il tempo di fare il gol tagliando su assist di Hateboer e la sponda di piede per il matchball di Mario Pasalic raccogliendo il filtrante di Ilicic. Andrea Masiello, spostato a destra dall’entrata in campo di Palomino, ha potuto salire di più e impostare.