Mario Pasalic non ha giocato una gara negativa, ma è sembrato molto limitato nelle giocate in fase offensiva
Mario Pasalic ieri era uno degli uomini su cui i riflettori erano maggiormente accesi in casa Atalanta, complice anche il compito che gli spettava: sostituire, seppur in una posizione di campo differente, lo squalificato Zapata.
Il croato non è andato malissimo, anzi, e ha comunque dato una mano ai compagni in termini di circolazione della palla ai compagni della mediana. Se qualcuno si aspettava incursioni nella metà campo avversaria, però, è rimasto deluso. Schierato nel ruolo di trequartista da Gasperini in partenza, ha poi pian piano un po’ perso smalto con il passare dei minuti, finendo soprattutto per rincorrere il subentrato Nainggolan.
Il fatto di voler provare a limitare l’ex romanista lo ha portato ad abbassarsi in termini di posizione, quasi a far diventare il sistema di gioco nerazzurro un 3-5-2. Se questa fosse o meno l’intenzione del mister non è dato – almeno a noi – sapersi, ma sta di fatto che il costrutto offensivo dell’ex Milan è stato poco concreto. Nulla di cui disperarsi, per carità, complice anche il fatto che lo stesso Pasalic si era mostrato in buona crescita nel corso delle scorse settimane (LEGGI QUA).