Fabio Quagliarella, centravanti della Sampdoria e capocannoniere della Serie A, ha segnato dieci volte in carriera contro l’Atalanta
Quagliarella, lo si dice spesso, è come il vino. Più invecchia, più fa gol. Sembra quasi una legge matematica. Capocannoniere della Serie A con diciannove reti segnate, come Cristiano Ronaldo. Uno in più di Piatek, tre in più rispetto a Duvan Zapata. Numeri da capogiro che fanno sognare la Sampdoria, anche in vista della sfida di domenica contro l’Atalanta.
Perché ai nerazzurri l’ex attaccante di Juventus e Napoli ha sempre fatto male. Anzi, malissimo. Dieci gol segnati in ventidue partite giocate contro i bergamaschi: solo con Fiorentina e Chievo ha messo a segno più reti, rendendo la squadra di Gasperini la sua terza vittima preferita in carriera.
La prima volta nella lontana stagione 2006-2007: doppietta lampo nei primi undici minuti di partita, poi la rimonta nerazzurra firmata da Doni (doppietta) e Zampagna. Poi tre volte a segno contro l’Atalanta con la maglia dell’Udinese, tre volte con quella del Napoli e una con quella granata del Torino.
L’ultimo gol risale alla stagione 2016-2017, la prima di Gian Piero Gasperini sulla panchina nerazzurra. Vittoria casalinga (2-1) in favore dei blucerchiati, alla seconda giornata di campionato. Sono passati due anni e sei mesi, i tifosi bergamaschi sperano che Quagliarella non torni a colpire.