Il 3-1 di Gosens di domenica alla Fiorentina ha confermato che il reparto esterni è uno dei punti di forza della squadra allenata da Gasperini: due fasi, dinamismo e gol
Timothy Castagne alza la testa e la mette in mezzo, Robin Gosens arriva dalla fascia e taglia di testa davanti al primo palo per il 3-1 alla Fiorentina. Da quinto di destra a quinto di sinistra, come usa dire oggi. Per L’Eco di Bergamo l’exploit del mancino tedesco è il coronamento dei meccanismi oliatissimi nel reparto chiave del modulo dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini: gli esterni. Ali su cui volare.
FASCIA PROTETTA. Un gol che ricorda a corsie invertite quello di Hans Hateboer, terzo titolare di un ballottaggio con due vincitori alla volta, per rompere il ghiaccio nel trionfale 4-1 all’Inter nell’autunno scorso. Il traversone da sinistra? Sempre del belga.
TURNOVER. Il Gasp racconta spesso di potersi fidare ciecamente del terzetto e i numeri gli stanno dando ragione. L’olandese è a quota 5 gol compreso quello di Haifa in Europa League, con 24 partite in A; Gosens e Castagne sono a quota 2, con 19 e 17 match rispettivamente, ma quest’ultimo ha in più la perla dell’apripista contro la Juventus nel quarto di finale di Coppa Italia.
CONTI E SPINAZZOLA: NOSTALGIA? 8 palloni in porta dei tre in A sono lo score di Andrea Conti, l’inamovibile del ruolo insieme a Leonardo Spinazzola, nella magica stagione 2016-2017 dell’inizio dell’epopea gasperiniana e del quarto posto. Con la coppa domestica e i preliminari di quella continentale sfumata ai rigori del playoff di ritorno a Copenaghen si tocca la decina.
IERI E OGGI. Rispetto al 2017-2018 il trend sulle fasce è in netta crescita. Leggi i soli 3 gol complessivi dell’annata in soffitta. E il valore aggiunto è l’intercambiabilità: Castagne può giocare su ambo le fasce, risultando più offensivo a sinistra da dove converge per battere di destro. Domanda rompicapo: contro la Sampdoria, domenica, conferma per Castagne-Gosens o a destra tornerà Hateboer dopo il turno in panchina?