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A tutto Gasp, le parole del tecnico nerazzurro al club di Sky

L’allenatore dell’Atalanta Gasperini è l’ospite della puntata odierna di ‘Sky Calcio Club’ con Fabio Caressa

A partire dalle 22:30 riporteremo qui le dichiarazioni più interessanti di Gian Piero Gasperini, tecnico nerazzurro, ospite al ‘club’ di Sky Sport di Fabio Caressa, per commentare Fiorentina-Inter e l’interna giornata di Serie A, oltre che l’imminente semifinale di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta.

Inizia Sky Calcio Club, gli opinionisti commentano gli episodi VAR di Fiorentina-Inter

GASP SUL VAR: “Buonasera a tutti, mercoledì andremo a trovare un bel clima a Firenze (ride, ndr)”. Il Var? Stiamo facendo fatica noi a bocce ferme a dire se è rigore o meno, immaginatevi gli arbitri in una frazione di secondo. Deve cambiare qualcosa”.

PARLA CON PIOLI:Giocare una semifinale per noi e la Fiorentina è una grande occasione. Alle nostre società non capita spesso, noi abbiamo eliminato la Juve e speriamo di andare avanti. Sarà una partita difficile, si gioca mercoledì e poi dopo due mesi. Forse potremo concentrarci anche sul campionato. Ha influito contro il Torino? Sicuramente abbiamo pensato alla partita, la posta in palio è alta. Chiaramente, il campionato è il campionato”.

Pioli ‘becca’ Gasperini, l’Atalanta ha giocato un giorno prima: “Noi abbiamo avuto più tempo? Io vi ho visto correre tanto questa sera, Stefano. Spero che vi siate stancati per bene stasera (ride, ndr)”.

SUI VIOLA: “Quando vedo giocare il prossimo avversario, stasera la prima mezz’ora è stata straordinaria. A me piace molto, i giovani sono forti. La squadra riesce a variare, con tante capacità di esprime il proprio gioco con i giocatori dalla panchina. Bisogna prepararla molto bene, giocare contro i viola è difficile per tutti”.

SU MURIEL: “Con altre caratteristiche, Zapata va bene e me lo tengo. Muriel è sempre stato un giocatore straordinario, pronto ad esplodere. Con capacità incredibili”.

SU SPALLETTI: “La Var è micidiale, ha tolto tante situazioni ma su episodi come questi creano il triplo delle polemiche. Forse anche gli arbitri potrebbero parlare al microfono. Lo capisco, sono episodi pesanti e capisco cosa pensa Spalletti in questo momento”.

SUL RIGORE: “Se succedeva all’Atalanta la liquidavano un po’ prima, non ne avrebbero parlato così tanto (ride, ndr). Quando succedono questi episodi, come a noi a Firenze all’andata, il Var non è stato chiamato in causa. Quando accade è difficile da accettare”.

COMPETITIVITÀ: “Tutte le squadre stanno dando il massimo, il campionato sta diventando forse meno bello da vedere ma più difficile. I singoli episodi cambiano la partita e la stagione. Magari tra un mese sarà diverso, ma gli episodi pesano. Qualche punto in classifica, di vantaggio. Dopo un giorno o due giorni, si riparte come prima. Queste cose potranno dare compattezza all’Inter, se ti piangi addosso è finita. Devi andare oltre gli episodi negativi, ti può capitare anche durante una singola partita. L’aspetto psicologico è importante”. 

CHAMPIONS: “Eravamo tutte l’ nel giro di un punto, ma è stata una cosa momentanea. Le due milanesi e le romane sono quelle destinate a giocarsi i due posti disponibili, anche se l’Inter ha un vantaggio. Per il resto, noi, insieme a Fiorentina, Sampdoria e Torino ci giochiamo l’Europa League”.

GOL DI PIATEK: “Ha pesato di più il due a uno, anche se non ci sembrava vero chiudere il primo tempo in parità. Ogni tanto trovi questi giocatori che ti tirano fuori una giocata straordinaria. Quando giochi contro queste squadre non basta mai un solo gol. E’ rarissimo che finisca zero a zero una partita contro una big”.

ENERGIA: “Le energie mentali sono come quelle fisiche, si compensano. Il campionato è come un ascensore, solo la Juventus o il Napoli marciano dritte. Tutte le altre qualche partita la perdono. Noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza, dobbiamo però sempre rigenerare l’aspetto mentale”.

PAPU: “Io volevo che giocasse insieme a Zapata e Ilicic, siamo riusciti a trovare l’equilibrio. Loro tre sono il valore aggiunto della squadra”.

SU ZAPATA: “Se ci litigo ogni tanto? E’ un po’ grosso (ride, ndr). Ma è un buono”. 

SULLA JUVE IN CHAMPIONS: “E’ una bella gatta da pelare, l’Atletico Madrid è una squadraccia. Bravissimi a difendere e a ripartire, con agonismo e pressione. Non so se la Juventus riuscirà a passare il turno contro questa squadra. Servirà di sicuro un’impresa. Difficilmente in campionato trova partite di questo tipo, non trova mai un ambiente così forte o una squadra così. La Juventus ha la Champions in testa, è il vero obiettivo”.

RECUPERARE: “Come me la giocherei io? Gli spagnoli giocano sempre allo stesso modo, anche in casa non hanno modificato. L’Atletico non giocherà in maniera diversa, difendendo e tenendo un buon possesso, magari anche di più e senza rinunciare a nulla. Sarà importante per la Juventus sfruttare un gol subito, è fondamentale segnare subito”.

LA JUVE E’ BATTIBILE: “Intanto devi trovarla in un momento particolare, non nel migliore momento. Se stanno al meglio della condizione è difficile. Poi dopo devi mettere in campo un po’ tutti, non basta solo correre ed aggredire. Contro quel tipo di squadre devi fare gol, perché se non realizzi difficilmente porti a casa il risultato. Perché loro il gol te lo fanno comunque, l’episodio scappa. Devi avere sempre la mentalità di fare gol, altrimenti le penne a casa non le porti”.

I QUATTORDICI: “Ci penso prima? Non così col minutaggio, ma prima della partita puoi pensare ad alcuni cambi in base a come va la partita o a cosa riesce a fare l’avversario. Ma la realtà consiste nella lettura della gara, di quello che accade nell’immediato. Magari quel particolare giocatore non riesce a concretizzare quello che ti aspettavi. La formazione degli avversari? Adesso sappiamo tutto di loro, per certe squadre può essere importante come si schierano. Ormai siamo allenati ad affrontare tutti gli schemi di gioco. Se lo sai prima, ti prepari meglio. Un’ora prima la conosci, il tempo c’è”.

L’ELIMINAZIONE DI COPENAGHEN: “E’ stato un bruttissimo momento, perché avevamo speso una stagione per cercare di raggiungere l’obiettivo per il secondo anno di fila. Per le squadre italiane non è facile fare i preliminari, trovi squadre già in forma. All’estero i divari sono cambiati, anche le squadre non di primo piano sono attrezzate e ti creano qualche problema. Poi abbiamo sbagliato qualche gol di troppo, uscire è stato doloroso. Ci abbiamo messo un po’ per riprenderci, l’inizio di campionato non è stato semplice. Non trovo tante difficoltà per il cambio di preparazione, abbiamo pagato un po’ l’aspetto mentale. Avevamo perso quattro titolari, era appena arrivato Zapata e ancora non era al meglio. Ogni anno, non sembra, ma devi ritrovarti e ricompattarti perché cambi molto. Ci vuole un pochino di tempo”.

ZAPATA: “Il panterone ha avuto delle difficoltà notevoli nei primi mesi, poi è esploso. Magari gli chiedevo delle cose diverse rispetto a quello che faceva prima, è sempre stato molto sereno e positivo. Questa è una grande forza per un giocatore. Ha delle caratteristiche importantissime per il nostro campionato, non immaginavamo neanche noi di diventare l’attacco più prolifico. Con il Papu e Ilicic si sposa bene”.

SU PETAGNA: “Se gioca sempre contro di noi diventa capocannoniere. E’ ancora giovanissimo, l’evoluzione è notevole. Il primo anno è stato straordinario, poi l’anno scorso il fatto di non segnare lo ha penalizzato. Non era mai soddisfatto, anche dopo grandi prestazioni. Poi si è involuto ed intristito. Credo sia stata la soluzione migliore per tutti andare alla Spal”.

DIFFERENZE CON L’ESTERO: “Noto ancora un po’ di diversità negli arbitri, ma anche nel pubblico. Con un mezzo fallo la gente reclama, chiede il rigore o l’ammonizione. Ci marciamo un po’ troppo, rispetto all’estero”.

RAPPORTO CON GLI ARBITRI: “Bisognerebbe fare un punto e mettere chiarezza, sui falli di mano e sui rigori. I dubbi continuano, vuole dire che c’è qualcosa da chiarire. Possiamo sempre dire che l’arbitro abbia sbagliato, ma non possiamo avere tanti dubbi dopo aver visto qualcosa alla moviola. Le variabili sono diventate troppe, a velocità normale ragioniamo meglio, forse”.

SUL PAPU: “Credo che dal cambio di posizione abbia tratto giovamento sia lui che la squadra. I giocatori si evolvono, specialmente lui con le sue qualità. Ho sempre pensato che potesse giocare bene anche in mezzo. Già dall’anno scorso tendeva a giocare più con la squadra, quest’anno ci sono stati vantaggi per tutti. Lui ha cambiato il suo modo di giocare con grande piacere”.

SU GATTUSO: “A me è sempre piaciuto Rino, è straordinario per l’attaccamento alla squadra. Ha sempre dato tutto alla squadra, credo che sia riuscito a recuperare proprio attraverso i valori. La sua formazione gioca, ha trovato questo Piatek che trasforma in oro tutto quello che tocca. L’abbiamo pagato anche noi sulla nostra pelle”.

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