Lo scopritore di Duvan racconta i primi passi dell’attaccante colombiano a La Gazzetta dello Sport
Alvaro Aponte è da considerarsi una delle persone che ha maggiormente inciso nella crescita calcistica di Duvan Zapata. Oggi 51enne e con un passato da discreto calciatore, ebbe modo di conoscere il Ternero negli anni del settore giovanile dell’America di Calì, città natale di entrambi.
QUALITÀ EVIDENTI. Aponte attacca dicendo che: “Una certezza erano le sue qualità, ero sicuro che Duvan avrebbe fatto la differenza. Aveva una fame incredibile e non mollava mai. È bello oggi vederlo così”.
RAGAZZO EDUCATO. “È sempre stato educato e sorridente. Non lo vedo da parecchio, ma sono sicuro non sia cambiato. In campo, poi, era fortissimo. Ricordo quando morì la madre Elfa nel 2010: per il ragazzo fu un periodo duro. Per fortuna c’erano papà Oliver e la sorella Cindy. Quella perdita finì per rafforzare il suo carattere”.
FUTURO. Nonostante sottolinei che: “Con l’Atalanta l’empatia è totale, altrimenti non si spiegherebbero questi numeri”. Aponte ha qualche sogno per il futuro del ragazzo, e lontano da Bergamo… Infatti: “Ho un piccolo grande sogno: la maglia dell’Inter. A Bergamo è felice, ma in un futuro mi piacerebbe vederlo in un top club. Magari in Premier League, per caratteristiche è perfetto”.