Parla Gianluca Mancini ad un evento della Junior Tim Cup: “Io difensore goleador? Grazie alle mie caratteristiche e alla fortuna”
Uno dei protagonisti della stagione dell’Atalanta, ben cinque gol in campionato da difensore centrale: Gianluca Mancini, intervenuto nel pomeriggio ad un evento legato alla Junior Tim Cup all’Oratorio Santa Maria di Sforzatica. Queste le sue dichiarazioni:
“All’inizio ero partito dietro nelle gerarchie del mister, poi Masiello si è infortunato e io sono stato bravo a sfruttare il momento. Esordire in Serie A a Firenze è stata la realizzazione del sogno di quando ero bambino, nella mia città e davanti ai miei genitori. Un’emozione indescrivibile. Le caratteristiche e un po’ di fortuna rendono il difensore un goleador, ma io sono facilitato perché sono alto e perché ho compagni di squadra molto forti”.
“Il mio idolo? Marco Materazzi. Sia per le caratteristiche tecniche, sia per il suo essere leader in campo”. Poi sul vedere sempre tanti bambini allo stadio: “Mi emoziona, spesso gli adulti magari tirano qualche insulto, loro invece tifano con tanto amore. Da bambino il calcio era solo divertimento e passione, ho bellissimi ricordi. Ma anche quando oggi ogni mattina vado al campo ho un sorriso a 102 denti”.
Sulla nazionale Under 21 e sulle prossime sfide: “Stiamo facendo bene e imparo dai colleghi a migliorarmi. Con la Spal sarà una partita importante per dare continuità alla classifica prima dello scontro diretto col Milan. Il 2019 è iniziato nel migliore dei modi, restiamo attaccati al gruppo europeo, poi si vedrà, ma mai come quest’anno il campionato è complicato, ogni domenica è una battaglia”.
Le voci di mercato: “Le ho vissute bene, ci sono state solo voci di giornali, di concreto ben poco. Adesso penso a fare bene sul campo, siamo una società forte, ma anche la Spal ha giocatori esperti. In difesa il mister ci dice che siamo tutti titolari. Avere compagni forti per me è importante, poi c’è Gasperini che martella, ma il campionato è ancora lungo, sono passati solo sei mesi, ce ne sono ancora quattro davanti”.
