Il portiere: “Abbiamo perso qualche punto di troppo, ma la classifica è comunque buona, siamo in corsa per i nostri obiettivi. Dipende da noi”
L’errore sul tiro di Schmelzer nel finale di Atalanta–Borussia Dortmund, che è costato ai nerazzurri l’accesso agli ottavi di finale della scorsa Europa League, ha rappresentato uno spartiacque per Etrit Berisha. Il portiere albanese ha alternato incertezze molto evidenti a grande parate – soprattutto nelle ultime gare di campionato – ma ora che sembra essere tornato titolare indiscusso della porta della Dea (salterà il match di Cagliari per un virus intestinale) si sente più forte e guarda con ottimismo al futuro suo e della squadra.
OBIETTIVI FUTURI. “Quello è stato un brutto colpo, ma rialzarsi è tutto. Oggi, dentro, sono più forte – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Finora abbiamo perso qualche punto di troppo, ma l’Europa League è possibile. Possiamo giocarcela con chiunque, big comprese e dovremo fare meglio contro le medio-piccole, basta sconfitte come quella di Empoli. Dipenderà da noi. La classifica è comunque buona, siamo in corsa per i nostri obiettivi“.
BERISHA OGGI. “L’esperienza aiuta molto, come gli errori. Oggi sono felice, più maturo. Gioco con regolarità e immagino qui il mio futuro. Il progetto è incredibile e la società è ambiziosa, ormai non si lotta più per la salvezza. Non potrei chiedere di meglio. La rivalità con Gollini? È un bravo ragazzo e un ottimo giocatore. C’è una sana rivalità. Per me l’avvio non è stato semplice, ma ho sempre lavorato per meritarmi un’altra occasione. Per fortuna è arrivata, adesso vietato fermarsi. Voglio essere una sicurezza per i compagni“.
SÌ AL ‘PORTIERE REGISTA’. “Il calcio è cambiato, i piedi contano. Sto cercando di darci dentro, se ci sei tecnicamente diventi un’arma in più per la squadra. Lo stesso Gasperini, un grande allenatore, vuole che si parta da dietro. Credo stia andando bene, quando c’è la possibilità non mi tiro indietro“.
UN FUTURO PIENO DI SOGNI. “Mi piacerebbe giocare la Champions, sfiorata con la Lazio nel 2015 e conquistare un trofeo. Sarebbe il massimo farcela con l’Atalanta“.