Nelle valutazioni di metà stagione il centravanti e il mediano fanno il vuoto. Gomez rivitalizzato dal ruolo inedito dietro le punte, sufficienza per il partente Rigoni

I migliori allievi del Gasp? Duvan Zapata e Marten de Roon. Il centrattacco costretto a snaturarsi puntando il vertice sinistro e muovendosi più del resto della carriera per attaccare spazi creandoli. E la diga frangiflutti che nel vivo del gioco rilancia l’azione incarnando lo spirito di un’Atalanta offensiva e aggressiva. L’Eco di Bergamo, nelle pagelle di mezza stagione, promuove a pieni voti (otto e mezzo, come l’allenatore Gian Piero Gasperini), su tutti, il colombiano e l’olandese.

IL NUOVO PAPU. 7,5, invece, al Papu Gomez reinventato trequartista di corsa e inventiva, un punto in più dell’altro fantasista Josip Ilicic che quando segna vede solo il numero 3 (contro Chievo e Sassuolo) e deve superare lo scoglio dell’indolenza. Sullo stesso livello del capitano, il difensore-goleador Gianluca Mancini.

IL TRIO DA OTTO. Premiato con l’8 il mastino d’impostazione e pressing Rafael Toloi e il perno José Palomino sostenendo che quest’ultimo non stia facendo rimpiangere Mattia Caldara. Identica valutazione per il pilastro del centrocampo Remo Freuler.

IN CRESCITA. 7 per l’ormai inamovibile Etrit Berisha (decisivo a Bologna e con la Lazio), titolare fisso in porta da ottobre, e per il duo di migliorati sulle corsie Hans Hateboer-Robin Gosens così come per la sorpresa Berat Djimsiti. 6,5 per Timothy Castagne, esploso nel recente turnover a mancina.

I SOTTO TONO. 6 dal sapore politico alle mezze delusioni o agli elementi sotto standard. Da un Pierluigi Gollini incapace di sfruttare la preferenza iniziale al partente senza adrenalina Emiliano Rigoni. Passando da un Andrea Masiello logoro, da un Mario Pasalic che chiarito l’equivoco tattico è un buon centrocampista di riserva e infine da un Musa Barrow che si sta riprendendo dalle magre settembrine.