Tradizione favorevole per l’Atalanta che non perde in casa del Genoa dalla stagione 2009/2010 e che si è imposta negli tre match più recenti
Nonostante una tradizione favorevole negli ultimi incroci – quattro pareggi e tre vittorie nerazzurre nelle sette sfide più recenti – il bilancio dei match fra Genoa e Atalanta disputati in Liguria vede in vantaggio il Grifone con 22 successi contro i 9 della Dea e 13 pareggi, con 55 reti a favore dei genoani e 43 degli orobici.
BOMBER. Non c’è un capocannoniere unico e nemmeno un calciatore con un elevato bottino. Bensì a guidare la graduatoria con 3 reti c’è un quartetto composto dagli argentini Papu Gomez e Maxi Moralez per il fronte atalantino, e da Giorgio Dal Monte e Tomas Skuhravy per quello genoano.
LE ULTIME TRE VITTORIE. I tre precedenti più recenti affermano che la Dea ha sempre vinto: 1-2 nel 2015/16 con Reja, 0-5 nel 2016/17 e 1-2 nel 2017/18 con Gasperini. Nella sfida più lontana – con Gasp alla guida del Genoa – accade tutto nella ripresa con D’Alessandro e Kurtic a firmare il successo inframezzato dal momentaneo 1-1 di Pavoletti. Nella stagione successiva arriva la manita con la tripletta di Gomez e i gol di Conti e Caldara, mentre nello scorso campionato i nerazzurri ribaltarono con Ilicic e Masiello l’iniziale vantaggio rossoblù firmato da Bertolacci.
IL TRIS IN B E L’ESONERO DI DONADONI. Seppur in cadetteria, si ricorda sempre volentieri lo 0-3 con cui l’Atalanta supera il Genoa nella stagione 2003/2004 con Mandorlini alla guida della Dea. Una doppietta di Pinardi (13’ e 26’) fissa già lo 0-2 dopo meno di mezz’ora, con la terza marcatura, siglata da Igor Budan, che perviene già al 38’. Da segnalare che quella battuta d’arresto costò la panchina a Roberto Donadoni, ai tempi tecnico del Genoa.
IL SUCCESSO DEL 91/92. Un’altra affermazione arriva all’inizio degli anni novanta contro il Genoa di Bagnoli – che schierava giocatori come Branco, Signorini, Eranio, Skuhravy e Aguilera – con l’Atalanta di Giorgi abile ad espugnare Marassi grazie alle reti di Carlos Bianchezi (62’) e Claudio Caniggia (90’).