Le femmine nerazzurre stupiscono in campionato portando a casa un punto importante per morale e classifica
E’ un’Atalanta Mozzanica capace di cose grandi, come di scivoloni abissali, quella di mister Ardito. Dopo l’esclusione dalla coppa Italia di sette giorni fa, l’Atalanta costringe infatti i diavoli rossi, e neri, a fermarsi in campionato. Dopo aver detto di no alla Juventus sul campo di Vinovo nella quinta giornata di campionato, ieri è stato il turno della squadra di Carolina Morace, capolista del torneo, ad essere costretta al pareggio a reti bianche.
Andamento altalenante che permette però di tirare somme positive. In quanto fame e tenacia il comparto rosa della Dea è in netta crescita. Spiragli che lasciano intravedere altri punti importanti sia per la classifica ma soprattutto per il morale di un gruppo nuovo, con un allenatore nuovo, teso a stupire e a fare bene.
A pochi secondi dal termine della partita contro i rossoneri c’è Tucceri tutta sola davanti a Lemey, la violenta botta del terzino del Milan e della nazionale, trova sulla sua corsa una strepitosa Lemey che compie il miracolo e salva la sua porta. Subito dopo il direttore di gara comanda la fine dell’incontro. Un episodio emblematico, di estrema freddezza e maturità, che porta le nerazzurre ad abbracciarsi a centrocampo.
MILAN-ATALANTA-0-0
Milan (4-3-3): KORENCIOVA; RIZZA (dal 25′ s.t. HEROUM), FUSETTI, MENDES, TUCCERI CIMINI; CARISSIMI (dal 17′ s.t. ALBORGHETTI), TAHISA, GIULIANO; GIACINTI, SABATINO (cap.), BERGAMASCHI (dal 37′ s.t. LONGO). All. Carolina Morace. A disposizione: Ceasar, Alborghetti, Heroum, Capelli, Zigic, Longo, Coda.
Atalanta(4-1-3-2): LEMEY; LAZZARI, VITALE, SCARPELLINI, JORDAN; PIACEZZI (dal 35′ PELLEGRINELLI); COLOMBO, STRACCHI (cap.), RE; MARTINOVIC, CACCAMO. All. Michele Ardito. A disposizione: Salvi, Zanoli, Mandelli, Fusar Poli, Pellegrinelli, Anghileri.
Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco; assistenti: Ciro di Maio di Molfetta e Rosy Floriana Barbata di Trapani.