Il connazionale de Paul è il gioiello nonché il capocannoniere dell’Udinese: un fantasista con l’amara esperienza valenciana alle spalle, ma oggi vale 30 milioni

La battaglia domenicale fra Udinese e Atalanta avrà una sfida nella sfida. Tra connazionali, segnatamente argentini. Tra il fantasista ospite che avrebbe potuto essere una plusvalenza, Alejandro Gomez, a un passo dal finire alla Fiorentina di Vincenzo Montella e all’Atletico Madrid di Diego Simeone, e uno che lo sarà nonostante l’anno e mezzo quasi fallimentare al Valencia, Rodrigo de Paul. Il Corriere della Sera di Bergamo prova a soppesare i due sul piatto della bilancia.

IL PAPU, RE DI BERGAMO. Gomez a Bergamo ha ritrovato l’Italia, conquistata anni prima col Catania, dopo aver preso la direzione sbagliata della carriera e della vita: giunto al Metalist, era incappato nella guerra civile antirussa. I 4 gol finora in campionato, da capofila di un attacco che ne ha fatti 26 contro i 12 avversari, lo mettono nella condizione dell’inseguitore del leader di casa, che ne ha segnati un paio in più.

DE PAUL E LA LIGA, RITORNO DI FIAMMA. 6 milioni e mezzo: tanto era costato al Valencia, nella primavera del 2014, il presunto asso del Racing Avellaneda. 44 presenze (34 in campionato, 3 in Europa League) e 2 gol (1 in Coppa del Re), il ritorno a casa in prestito per sei mesi come bocciatura: in Friuli, tre stagioni or sono, va per meno della metà di quanto era costato. 9 gol nelle prime due annate, 6 solo nello scorcio di questa. L’assalto estivo dei viola e l’interesse attuale del Siviglia, che ne offre 16, hanno fatto salire a 30 milioni la cifra richiesta dal front office.