Il presidente dell’Aia torna sui casi di violenza che hanno avuto come vittime alcuni arbitri: “Serve subito una riforma. Chi sbaglia deve pagare”
Non si spengono gli echi delle polemiche dopo il vile attacco di cui è stata vittima un arbitro del campionato di Promozione laziale. A scendere in campo, ora, è il presidente delle giacchette nere italiane, Marcello Nicchi: “O si fa subito una riforma condivisa o la faccio io. Non è una questione di Lazio, Lombardia o Friuli ma capire tutti che il momento è drammatico – ha detto ai microfono Rai -. Sono 10 anni che dico che il fenomeno della violenza verso gli arbitri va debellato ma nessuno si preoccupa di adeguare le sanzioni. All’epoca, quando divenni presidente dell’AIA, sentii dire che era fisiologico. Siamo alla follia. O si smette o si ferma il calcio, siamo pronti anche a fermare la Serie A“.
“Non possiamo sciupare questo gioco per quattro dementi che ci girano intorno – ha ribadito -. Bisogna dare sanzioni dure, per entrare nell’ottica che l’arbitro non bisogna neanche sfiorarlo. Chi tocca l’arbitro paga“.