Il presidente nerazzurro, intervistato a tutto campo dal Corriere della Sera di Bergamo, si augura emozioni supplementari anche per Natale

“Con l’Inter abbiamo raggiunto il massimo, l’emozione era alle stelle. Magari succedesse anche con la Juventus: sai che buon Natale passeremmo…”. Parola di Antonio Percassi. Il presidente dell’Atalanta, sulle ali dell’entusiasmo, al Corriere della Sera di Bergamo ha parlato anche del magic moment della squadra, che spera si protragga fino al match clou di Santo Stefano.

ILICIC. “La sua assenza ha pesato sull’eliminazione dall’Europa League. Ma Gasperini ha saputo farlo reagire e ora è determinante: il nostro allenatore sa quali corde toccare”.

VAR. “Nel dubbio gli arbitri dovrebbero optare per la certezza, andare a vederlo non costa niente. Non consultarlo è un’ingiustizia per i giocatori e i tifosi”.

GASP & SARTORI. “Se lo avessi avuto io come allenatore sarei diventato fortissimo. Non ne avevamo mai avuto uno simile, la Panchina d’Oro l’avrei data a lui. Sartori parla poco ma fa un bel lavoro, è bravo e onesto”.

IL VIVAIO. “In Under 16 8 elementi su 18 sono nostri: merito del responsabile Maurizio Costanzi. Un lavoro di équipe che parte dai più piccoli. Mio figlio Michael a casa gioca ovunque ed esulta come il Papu. Abbiamo dei Primavera che possono andare in prima squadra e magari esordire, se a gennaio sfoltiamo la rosa”.

LE SPESE IN PANCHINA. “Per il bilancio del 2018 abbiamo costi imputati a Pasalic e Rigoni, che sono prestiti con diritto di riscatto. Con Ilicic e Gomez in forma è dura essere impiegati, ma quando Rigoni ha giocato ha fatto bene”.

IN PORTA… E ALTROVE. “Berisha e Gollini sono due buoni giocatori, da Atalanta. Poi chi scende in campo è una scelta del mister. Dietro de Roon e Freuler sono pronti Valzania e Pessina, ottimi contro la Roma. Dijmsiti non ha fatto vedere palla a Icardi. E Mancini è il nuovo Caldara”.