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Palle inattive a pioggia: bentornata specialità del Gasp

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Due da corner di Gomez e Ilicic contro il Parma, altrettante dal piede dello sloveno su punizione con l’Inter: i nerazzurri pasteggiano di nuovo col loro piatto forte

Palomino e Mancini il 27 ottobre, un weekend di pausa rimontando il Bologna su azione e rieccole l’11 novembre, complici le craniate perfette di Mancini e Djimsiti. Tremate, tremate, le palle inattive son tornate. Due gol su tre al Parma, metà del poker servito all’Inter: il marchio di fabbrica dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha conosciuto il ritorno di fiamma in concomitanza col poker di vittorie consecutive. Ma per pasteggiare come nel recente passato sui calci da fermo serve costanza nei numeri: parola al prosieguo del cammino dopo la terza sosta per le nazionali.

LA REGOLA DEL TERZO. Nell’annata 2017-2018, considerando le sole gare di campionato, i nerazzurri avevano ricavato dalla specialità un terzo esatto del loro peso offensivo. Dei 57 palloni in porta, ben 19 con la sfera non in movimento, oltre la manovra: 5 dal dischetto del rigore, 6 da punizione e ben 8 da calcio d’angolo. Un’incidenza decisamente molto più alta del 4 su 23 attuale, scaturito però in sole 2 partite della striscia positiva. Nel computo di quest’ultima, la percentuale ovviamente sale di parecchio, visti i 14 gol distribuiti tra Chievo (5), Parma (3), Bologna (2) e Inter (4). Con Gianluca Mancini mattatore assoluto, avendone finalizzate l’esatta metà a disposizione.

LA REGOLA DEI PIEDI BUONI. Le prime due palle inattive della serie sono piovute da altrettanti tiri dalla bandierina, del Papu Gomez da mancina e dalla destra grazie al sinistro a rientrare di Josip Ilicic, il resto da calci franchi dalla sinistra del fantasista sloveno di natali bosniaci e sangue croato. Tre pennellate su quattro sono partite dalla sua estremità preferita, secca e dalla botta poderosa quando si tratta di concludere – vedi tripletta in casa dei Mussi al “Bentegodi” – ma morbida e col contagiri se bisogna imbeccare i compagni. La fronte del valdarnese e dell’albanese di Zurigo ringraziano, il Gasp pure.

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