Manolo Gabbiadini parla del suo passato, tra Bologna ed Atalanta
Manolo Gabbiadini è coinvolto in pieno, a livello di cuore, nel posticipo che domenica sera vedrà affrontarsi la squadra che l ha svezzato (l’Atalanta) e quella con cui è esploso (il Bologna).
Almeno sulla carta, perchè la partita non la potrà nemmeno vedere. Manolo sarà infatti impegnato, più o meno alla stessa ora, all’Etihad Stadium di Manchester contro il City.
Lo conferma lo stesso giocatore al Corriere dello Sport: “Guarderò il risultato, su per giù alla stessa ora noi giocheremo a Manchester contro il City”.
– LA DEA UN PEZZO DI VITA L’Atalanta per Gabbiadini è: “Un pezzo di vita, la gioia del ragazzo che può fare calcio nella sua città. Poi devo dire che una volta in prima squadra hanno continuato a vedermi come il giovane cresciuto nel vivaio, ma ciò non mi fa cambiare idea su tutte le cose belle che ho vissuto”.
Qualche sassolino dalla scarpa, tra le righe, forse se lo toglie anche. Ma sembra essere troppo il rispetto verso i colori che lo hanno cresciuto per generare polemiche
– BOLOGNA? NO, AL MOMENTO…. Molto legato è anche a Bologna, Manolo, ma al momento allontana le voci di un possibile suo ritorno in rossoblù, almeno al momento: “Non voglio fantasticare e neanche guardare tanto lontano, tutti noi abbiamo un destino, non si sa mai nella vita. Se un giorno più o meno lontano, tanto per usare le tue parole, il Bologna vorrà farmi una proposta seria, ne parlerò con il mio procuratore e insieme prenderemo una decisione. E ora su questo argomento non chiedermi altro, non fosse altro per il rispetto che ho nei confronti del Southampton. Un conto è se parlo bene di Bologna, e un altro se parlo del Bologna”
Gabbiadini conferma che, ad ogni modo: “Appena ho un giorno libero, io, mia moglie e il piccolo veniamo a Bologna. Passeggiamo per strada, la viviamo, ce la godiamo. Vedi, io Bergamo ce l’ho addosso, non tradirò mai le mie radici, ma Bologna è fantastica e a Bologna verrò a vivere una volta che avrò smesso di giocare”.
In quest’ultimo aspetto, probabilmente, potrebbe incidere anche il fatto che la mogli è bolognese di Sasso Marconi.
