Buoni i tre punti riconquistati in casa dopo quel lontano 20 agosto, ma…c’è un ma
Ci sono due ‘ma’ dietro la vittoria dell’Atalanta, ottenuta ieri in casa contro il Parma. E non sono da riscontrare nell’immobilismo degli avversari contro cui ci siamo imposti: Parma, Chievo e Frosinone….bensì nei punti raccolti.
ILICIC-DIPENDENTI. Si tratta di un dato di fatto: la classifica sorride perché, di dodici punti incassati nelle prime dieci giornate, ben sei, la metà, arrivano dalle ultime due partite. E cosa è successo di nuovo nelle ultime gare? Semplice, solo un fatto: è tornato Ilicic, vero leader di questa Atalanta da un anno a questa parte. Un dato non indifferente, perché la Dea sembra dipendere da lui, almeno in attacco. E qui arriva il secondo ‘ma’: straordinaria la difesa nerazzurra, eppure, da due mesi a questa parte, continua a preoccupare quell’assalto incessante, asfissiante ma inconcludente, dei fantasisti mancati.
GOMEZ & BARROW. Un altro primo tempo pieno zeppo di occasioni da rete tradotte sul più bello in una lingua morta. L’intervallo sullo 0-0 mostrava infatti l’ennesimo tabellino bugiardo: vanno tirate le orecchie al Papu, a cui riesce un tiro su due nei pressi dello specchio, e a Barrow, richiamato dal Gasp per l’avidità sulla sfera ma il vizio perso sulla porta. Ilicic, a confronto, è il traino e il treno dell’attacco, seppellisce Sepe di palle gol ed è l’unico a rispondere alla richiesta ‘Tira!’ di tutto lo stadio. Mentre il resto dell’attacco si sveglia, la Dea deve contare su si lui, sperando di contare anche gli scores messi a segno domenica contro Skorupski.