In vista dell’impegno in casa delle campionesse d’Italia della Juventus, la centrocampista nerazzurra fa il punto in casa bergamasca
In questa stagione l’AtalantaMozzanica ha optato per un ringiovanimento dell’organico ma, consapevole anche delle difficoltà di un campionato che cresce di livello di anno in anno, ha scelto di confermare anche qualche elemento di esperienza, fra cui la centrocampista Andrea Scarpellini, classe 1989 al Mozzanica dal 2011.
Scarpellini, cosa vi è mancato in questo inizio di stagione?
“Quest’anno siamo una squadra nuova e giovane. Diciamo che per affrontare una Serie A come questa, ci manca un po’ di esperienza. Abbiamo bisogno di tempo per conoscerci, ma siamo anche consapevoli del fatto che dobbiamo stringere i tempi perché il campionato è lungo, ma non lunghissimo. Ci sono ancora tante partite, ma non sono semplici; il livello si è alzato. Tutte le squadre danno l’anima per non retrocedere quindi è sempre na battaglia. Poi devo dire che quest’anno anche è più tosto anche dal punto di vista fisico”.
Nel prossimo weekend affronterete la Juventus. Impresa impossibile?
“Nulla è impossibile. Sappiamo chi abbiamo di fronte, ma ognuno pensa a giocar la propria partita e a fare più punti che si può. Sicuramente affronteremo una squadra preparatissima che si deve riscattare dopo la sconfitta in Supercoppa e l’eliminazione dalla Champions. Troveremo una squadra che ha voglia di vincere e che viene da un risultato importante come il 4-0 in casa della Roma. Sappiamo che è forte, possiamo cercare di metterle in difficoltà il più possibile e cercare di non sbagliare. Al primo errore possono essere guai seri”.
E’ una delle veterane. Come si può migliorare la situazione attuale?
“Lavorando, stando unite e credendoci. Servono cuore, grinta e determinazione. Se le avversarie sono più brave, tanto di cappello. Ma non bisogna mai partire sconfitte in ogni partita. Dobbiamo aiutarci a vicenda”.
Squadra nuova, giovane e con un tecnico nuovo. Come ci descrive coach Ardito?
“Preparato. Tecnicamente e tatticamente ci sta aiutando molto e ci sta insegnando diversi modi di stare in campo. Poi è abbastanza diretto e schietto”.
Come è nata la passione per il calcio?
“Ho iniziato perché mia mamma giocava e mi aveva portato passione. Poi mio papà seguiva la squadra maschile e a 6 anni ho iniziato a San Paolo d’Argon. Poi mi sono trasferita a quella che era l’Atalanta Femminile (che giocava ad Almenno San Salvatore, ndr) e dal 2011 sono qui a Mozzanica”.
Da bergamasca, tifa anche Atalanta?
“La tifavo da piccola quando c’era Inzaghi. Poi quando è passato alla Juventus sono diventata bianconera… Idoli? Del Piero e Iniesta, due grandi giocatori”.