Nessun precedente coi clivensi diretto dal fischietto fiorentino, che però coi nerazzurri ha un record non proprio favorevole. E affossò il tecnico col Genoa, ma c’è un’eccezione…
Lo spauracchio dell’Atalanta in vista della trasferta col Chievo? Non bastassero mal di gol e crisi di risultati, c’è Gianluca Rocchi. Proprio lui, l’arbitro fiorentino designato per la ripresa del campionato al “Bentegodi”. Uno che di scontri diretti tra le contendenti di domenica non ne ha mai arbitrati, ma in compenso nel palmarès presenta tre caratteristiche sinistre: i Mussi con lui hanno un record favorevole e i nerazzurri no, mentre il tecnico ospite Gian Piero Gasperini cadde proprio sul campo dello stesso avversario con lo stesso direttore di gara ai tempi del Genoa.
A UDINE LA NONA SINFONIA DA KO. L’ultima volta della Dea con l’agente di commercio quarantacinquenne (25 agosto ’73) è stata la nona alla voce zero punti, a Udine, il 29 ottobre 2017: 2-1 locale, con il vantaggio di Kurtic (29′, assist di Toloi) ribaltato da De Paul dal dischetto (45′, mani di Spinazzola) e Barak (68′), con Cristante a sbagliare il suo tiro dagli 11 metri (40′) concesso per una trattenuta di Maxi Lopez. Ecco le altre, a ritroso. 1-3 dal Napoli il 20 dicembre ’15 (52′ Hamsik su rigore per mani di de Roon, 54′ Gomez, 62′ e 85′ Higuain; doppio giallo a Jorginho, rosso a Paletta, Sportiello para il rigore di Hamsik al 90′), 3-0 dalla Lazio il 13 dicembre ’14 (doppietta di Mauri e Lulic), 2-0 a Napoli il 14 settembre ’13 (Higuain e Callejon, doppio giallo a Cigarini), idem dalla Lazio in casa il 6 maggio 2012 (Kozak e Cana, rosso per proteste a Stendardo), uguale a Cagliari il 1° aprile ’12 (Conti e Pinilla), 1-2 e retrocessione dal Palermo il 16 maggio ’10 (Cavani, Ceravolo e Cavani su rigore per mani di Bianco), 2-1 a Roma sponda giallorossa l’11 aprile 2010 (Vucinic, Cassetti e Tiribocchi) e 4-3 dall’Inter il 31 maggio ’09 (Muntari, Doni, Ibrahimovic, Cigarini, Doni, Cambiasso e Ibrahimovic).
LE 12 VOLTE A PUNTI CON ROCCHI. Rocchi ha portato bene in 12 circostanze, con 4 pari e 8 bottini pieni, il primo dei quali in B nel 2-1 casalingo al Como il 16 novembre 2003 (Makinwa, rigore di Marcolini e Bernardini al 93′). Identico score per l’ottava della serie in rimonta a Bergamo sulla Roma del 20 novembre ’16 (rigore di Perotti, Caldara e rigore di Kessie). A metà del guado del tempo, il 3-1 cadetto al Catanzaro il 5 dicembre ’05, ibidem al Siena il 6 maggio ’07, again al Cagliari il 24 marzo ’10, il 2-1 di Lecce il 21 settembre ’11, lo stesso risultato inflitto al Milan il 3 aprile ’16 e soprattutto il 3-1 di Pescara (neutro) sul Crotone del 26 settembre 2016: era la sesta giornata col Gasp a 3 punti soltanto, Petagna, Kurtic e il Papu segnarono la svolta insieme al 3-4-1-2 nuovo di trinca, mentre Simy non riuscì a guastare la festa. A Modena in cadetteria (2-2), col Milan (due 1-1) e con l’Udinese (reti bianche) i pari. L’Atalanta dei sogni come data d’inizio ha quella.
ROCCHI, TI SORRIDONO I MUSSI. Estremamente positivo, invece, il bilancio clivense con la giacchetta nera del capoluogo mediceo: 12 successi, 1 pari e 6 ko, nessuna partita diretta nella scorsa stagione. Gasperini se lo ricorderà proprio per una battuta d’arresto coi giallobù, quando il datore di lavoro era Enrico Preziosi: 3-1, 20 settembre 2009, Marcolini su rigore al 4′, Bogdani al 7′, altro penalty stavolta genoano di Floccari al 65′ per mani di Yepes e Pellissier al 76′. E quanti atalantini del passato e del futuro, quel pomeriggio in riva all’Adige!
