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111 anni di storia: 5 liceali i fondatori del club ispirato all’eroina della mitologia greca

111 anni di storia festeggiati oggi dal club. I fondatori furono 5 liceali, che ispirarono il nome del club all’eroina greca

111 anni di storia per l’Atalanta oggi, fondata il 17 ottobre del 1907. Furono cinque studenti liceali: Eugenio Urio, Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti.
Il nome della società era ispirato ad una figura della mitologia greca, fortissima nella corsa e figlia del re dell’Arcadia Iaso, che però la abbandonò in quanto femmina (il re desiderava un maschio nella circostanza)

Nonostante le attività della società fossero iniziate sin dal momento dei primi momenti, il riconoscimento della Federazione arrivò solo nel 1914.
Inizialmente i colori delle maglie erano bianconeri, mentre l’attuale nerazzurro arrivò solo e soltanto dopo la fusione con la Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma.

La prima partecipazione alla Serie A risale alla stagione 1937-38, con la Nazionale italiana Campione del Mondo a fine anno e l’Europa vicina ad entrare nel vivo del secondo Conflitto Mondiale.
Da lì ben 58 sono state la occasioni in cui l’Atalanta ha partecipato alla massima serie, con il piazzamento record rappresentato dal quarto posto di due stagioni fa, che renderà Gasperini e i suoi ragazzi per sempre nel cuore dei tifosi nerazzurri.

28 sono state invece le annate di Serie B, con l’Atalanta che vanta l’invidiabile record di squadra più “promossa” dalla cadetta serie: ben 13, infatti, le circostanze in cui al Comunale si è festeggiato un ritorno nel calcio che conta.

Un solo campionato, invece, in Serie C. Era la stagione 1981-82 e l’Atalanta riuscì subito a rifarsi dall’onta della precedente retrocessione, avvenuta con Giacinto Facchetti nel ruolo di presidente.
In quella squadra, perlatro, sbocciarono vari giocatori talentuosi come i difensori Filisetti e Magnocavallo, ma anche i fantasisti Marino Magrin e Roberto Donadoni.

Ben sei, invece, le partecipazioni europee. Due in Coppa delle Coppe ed 4 in Coppa Uefa, poi diventata Europa League.
Nella prima delle tre competizioni citate si riuscì a raggiungere anche una storica semifinale, con i nerazzurri che si arresero ai belgi del Malines dopo due storiche sfide giocate in aprile.

Memorabile fu anche la vittoria della Coppa Italia del 1963, che vide l’Atalanta vincere 3-1 contro il Torino a S.Siro. Decisiva fu la tripletta di Angelo Domenighini, uno dei più grandi calciatori passati per la società.
Nel palmares nerazzurro si segnalano poi i tantissimi talenti fatti sbocciare nel vivaio. Da Ceresoli a Casari, passando per Morfeo, Scirea e tanti altri più giovani, arrivati nel giro della Nazionale maggiore.
E il settore giovanile è più florido che mai ed ora aperto anche ai mercati esteri, per continuare a produrre calciatori da lanciare nel calcio che conta.

Tanti auguri, magica Dea!

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