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Luca Percassi: “No a allarmismi. Stadio? Bergamo avrà ciò che si merita”

percassi atalanta

Non è il caso di creare allarmismi per una partita persa su due episodi, una punizione e una serie di rimpalli”. L’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, invita la squadra a superare lo shock per la sconfitta di lunedì con la Spal.

Sull’esultanza di Petagna dichiara: “Petagna è un ragazzo ancora di nostra proprietà e come per Cristante provo per lui un affetto particolare, la legge dell’ex non esiste solo sulla carta – prosegue l’alto dirigente nerazzurro -. Ho molta fiducia nei ragazzi e in Gasperini, di cui tutti riconoscono il valore: le sue scelte non possono essere messe in discussione”

Il figlio del presidente Antonio nega il contraccolpo della mancata qualificazione ai gironi di Europa League: “Siamo usciti senza perdere se non all’ultimo rigore sbagliato a Copenaghen – spiega -. Ormai è andata, la delusione è smaltita. Non è nella nostra filosofia annunciare obiettivi: prima viene sempre la salvezza, a un’eventuale altra qualificazione europea ci si pensa dopo”.

Domenica per muovere la classifica bisogna fare risultato in casa del Milan: “Da bergamaschi andiamo a farci rispettare, ma non formulo pronostici perché non ne azzecco mai – chiude Percassi -. Ho delle fondate speranze, perché in serie A esiste solo una squadra di una categoria superiore ed è la Juventus. San Siro evoca ricordi di grandi squadre e grandi partite, uno stadio da Champions: martedì sera sono stato a vedere l’Inter”.

“Bergamo avrà lo stadio confortevole che merita, intanto la riorganizzazione di questi spazi è il primo passo: l’iter autorizzativo comunale dovrebbe consentirci di procedere con i bandi a dicembre”.
L’occasione è stata l’inaugurazione, in anteprima per stampa e sponsor, della nuova area Hospitality Ubi Gold, ricavata per i partner societari al primo piano nella storica ex Tribuna Giulio Cesare, attigua ai nuovi uffici negli ex spazi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. “È importante offrire sempre nuovi servizi per il pubblico e in questo senso aver partecipato all’Europa League nelle ultime due stagioni ci ha messo in contatto con impianti all’avanguardia da cui prendere spuntospiega Percassi -. Stiamo lavorando per fare qualcosa di bello e utile sulla base delle esigenze di chi viene a vederci e punta giustamente a sentirsi a casa propria. Da più di un anno questa è finalmente la casa dell’Atalanta dopo 110 anni di storia”. L’alto dirigente, braccio destro del proprietario e presidente Antonio, suo padre, sui quasi 300 metri quadri di superficie distribuiti su due piani (c’è anche la sala riunioni, marketing e comunicazione hanno sede qui), tra cui 210 di uffici e 70 di area hospitality) chiosa così: “I nostri uffici nel posto dove giochiamo sono il segno tangibile della volontà della società di essere presente”.

Curve (prima la Nord) da giugno prossimo, anche la ex Giulio Cesare da rifare. L’Atalanta prosegue nel restyling della sua casa….

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