4 punti in altrettante giornate, appena 1 sopra la zona rossa. Ma per i nerazzurri uno start di campionato così è ordinaria amministrazione, vedi annata dei miracoli…
Quartultima dopo quattro giornate con altrettanti punti conquistati. I nerazzurri e le false partenze, che passione. Dalla saga europea l’Atalanta sembra sprofondata nella psicosi del ritorno a un passato non certo remoto, quando allontanare il prima possibile lo spettro della retrocessione era l’obiettivo stagionale. Ma la storia dimostra che i numeri racimolati all’inizio della corsa contano pochissimo.
PARTENZE SPRINT, QUESTE SCONOSCIUTE. La tesi sostenuta da L’Eco di Bergamo non ha bisogno di riavvolgere il nastro di troppo: nel 2016-2017 dei 72 punti e del quarto posto, anno I del miracolo targato Gasp, dopo 4 giornate i punti erano solo 3, ovvero doppio ko con Lazio (3-4) e Samp (2-1), successo col Toro (2-1) e tris sulla gobba a Cagliari. Poi vennero il Crotone, battuto 3-1 a Pescara col ricorso al 3-4-1-2, e la vittoria di misura col Napoli con Caldara e Gagliardini titolari.
2017-2018: NESSUNA DIFFERENZA. Nella scorsa stagione, stesso percorso di stavolta: ko contro Roma e Napoli, bottino pieno sul Sassuolo e 1-1 in casa del Chievo. Nuovamente dai Pitagorici (a Bergamo, però) in avanti, la rincorsa alla qualificazione-bis all’Europa League. L’annata precedente, con Edy Reja in panchina, 4 turni avevano significato 5 punti, 1 in più. Ma alla fine fu salvezza e basta…