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Conti in tasca a Zingonia: ce n’è per due big

Perotti

Le cessioni e le plusvalenze che garantiscono sarebbero già sufficienti a muoversi sul mercato, alla bisogna, per rinforzare la squadra del Gasp senza ulteriori cessioni eccellenti. Il nodo? Gli ingaggi

Troppo cari, per le casse dell’Atalanta, Roberto Soriano, Iago Falque e il sogno Diego Perotti? Dipende da chi se ne va, o meglio da chi se ne andrà ancora, come, quando e soprattutto per quanto. Ma la vulgata corrente non convince: basta fare i conti della serva per sapere che a Zingonia, se non si naviga nel tesoretto, poco ci manca. E ce n’è per tenere il coltello dalla parte del manico, ponderando a tavolino se conviene lasciar partire qualcuno e chi.

I CONTI IN TASCA: UNA BIG IN PROVINCIA. In uscita, finora, i 4 milioni per il riscatto dall’Aston Villa di Pierluigi Gollini, la cifra fra il milione e il paio per il carneade polacco Arkadiusz Reca – l’alter ego di Robin Gosens -, i 5 per Marco Tumminello, in attesa di ufficializzazione, e i 7 per il nuovo centrale difensivo del 2000 Davide Bettella (idem, dall’Inter). In entrata, tolti i prestiti juventini Caldara-Spinazzola (15 più bonus per il primo, si arriva a 25), già diverse mini vagonate di cash: 10 per il duo neo spallino Jasmin Kurtic-Alberto Paloschi, 6 dalla Sampdoria per l’ingombro-esubero tra i legni Marco Sportiello, un altro che attende di sapere se l’affare sia concluso o no, un’altra decina per Alessandro Bastoni. E se per Franck Kessie il cash arriva nel 2019, l’obbligo di riscatto interista per Roberto Gagliardini ammonta a 20 e prossimamente se ne incasserà una parte. Facciamo 7?

GASPERINI E I SOLDI PER RIABBRACCIARE I DUE EX. Facendo mente locale a una scienza esatta chiamata algebra, se tutto va come deve andare, senza considerare la tendenza dei Percassi a spalmare i plus per ragioni di bilancio e imposte, siamo a 15+10+6+10+7-2-5-7-4. 48 meno 18 fa 30. Anche spalmando, pare che i 23-25 per prendersi sia Iago Falque che Diego Perotti, possibili soluzioni ai quesiti lasciati dai buchi dalla cintola in su, compreso il Papu Gomez, cedibile alla Lazio dai 10 ai 15, ci siano eccome. Senza contare che Petagna o Cornelius potrebbero andarsene in prestito oneroso. Ne rimarrebbero, nel caso, anche per il fantasista del Villarreal, altro che il mero riabbraccio di Gian Piero Gasperini coi suoi due ex pupilli genoani. Ma attenzione, c’è un ostacolo: l’ingaggio, pardon gli ingaggi individuali. Se il Papu infatti libera 1,9 milioni dal monte stipendi, il connazionale della Roma ne prende tuttora 2,1, lo spagnolo mancino del Torino che Mazzarri non vuole almeno 1 e l’emigrante di ritorno il doppio. Troppi plurimilionari in cambio di uno solo sarebbero o no un rischio per gli equilibri di spogliatoio, in una società mai abituata a proiettare l’ombra delle stelle sui faticatori dalla maglia sudata?

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