Contro l’Australia nella gara d’esordio del Gruppo C dei Mondiali gli episodi sparigliano le carte a favore dei Blues. Non così netto il rigore del primo vantaggio
Kazan, minuto 80. Il Polpo Paul Pogba arpiona la chiusura di triangolo con la new entry (70′, per Dembélé) Giroud, la staffilata con la complicità dell’aussie Behich (pericoloso a giro allo scadere nel primo tempo) batte sotto la traversa e per sanzionare il matchball deve intervenire la benedetta Goal Line Technology. 2-1, la Francia di Deschamps salva la faccia e balza in testa al Gruppo C di Russia 2018 inaugurato dal kick off all’ora del brunch (12 italiane).
VAR, CHE PASSIONE. In un match dai ritmi certo non forsennati e con l’Australia di van Marwijk non certo limitata al pullman davanti all’area, per sbloccare lo score è servito il ricorso al Var dell’arbitro uruguagio Cunha. Griezmann non viene toccato in maniera evidente né volontaria da Risdon (incrocio gamba destra-sinistra), che entra sulla palla sfiorandola appena, ma dalla regia degli spioni di bordocampo (che sta a Mosca…) dicono che è penalty: le Petit Diable lo trasforma a mezz’altezza. Dal 58′ al 62′, ecco la mano di Umtiti sugli sviluppi di una punizione contro per rendere la pariglia dal dischetto: ci pensa Jedinak.
BLUES SCOLORITI. Nel primo tempo, poche emozioni vere, salvo l’accelerata di Mbappé al 2′ lungo la verticale di Tolisso e il maldestro tentativo di autorete di quest’ultimo al 18′ sullo spiovente da fermo dello specialista Mooy (le batte tutte lui) dalla trequarti sinistra: il riflesso di Lloris ha del prodigioso. La punta dei Colchoneros ci aveva provato anche al 6′ sullo scarico da mancina di Dembélé e all’8′ sbucando con la fronte sul piazzato della punta del PSG, trovando Ryan sempre attento. Stasera la prima giornata del girone si chiude con la Danimarca dell’atalantino Andreas Cornelius contro il Perù (ore 18, Saransk); per il D, Argentina-Islanda alle 15 all’Otkrytiye Arena della capitale e Croazia-Nigeria a Kaliningrad alle 21.