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Nerazzurri in prestito, la C – Mora e Nava sognano la B

Tour de force dei playoff: tra venerdì 11 e martedì 15 maggio i due turni per ciascuno dei tre gironi. La spuntano il Piacenza del terzino panchinaro e la Juve Stabia del terzino titolare

Tra Christian Mora e Roberto Taliento prevalere colui che non ha messo piede in campo. Il derby della semifinale di playoff del girone A di serie C premia il terzino destro (’97) di Levate, chiuso dall’enfant-du-pays (del ’95…) Castellana, mentre sul portiere della Giana il Piacenza cala il poker (a due). Ospiti avanti con Marotta all’ottavo a rimorchio di un altro ex nerazzurro, Gullit Okyere, col numero 1 di Segrate ad abbassare la saracinesca su Masciangelo nel finale del primo tempo, ma nel secondo con il due metri Romero al posto di Corazza la musica cambia: Taugourdeau (58′) pareggia su punizione (fallo al limite di Sosio su Masciangelo), quindi il centrattacco di casa sfrutta un rimpallo (71′), Pesenti (79′) risolve un flipper sotto le gambe dell’estremo martesano, lo spilungone prende l’ascensore sul cross di Franchi (91′) e Greselin (94′) può soltanto marcare sull’ultimo corner il punto della bandiera. I biancorossi (rosso a Taugourdeau all’82’ e a Della Latta all’88’) sbancano poi Monza grazie all’assolo del bergamasco (Fara Gera d’Adda) Max Pesenti al 3′ su svarione di Caverzasi approdando alla fase nazionale.

Il sorteggio di stamani in Lega Pro a Firenze del primo turno della fase nazionale dei playoff (andata domenica 20 maggio, ritorno mercoledì 23; teste di serie in trasferta in gara 1, passano anche con 2 pari): Piacenza-Sambenedettese, Viterbese-Pisa, FeralpiSalò-Alessandria, Cosenza-Trapani e Juve Stabia-Reggiana. I quarti verranno sorteggiati con le tre teste di serie seconde classificate nei rispettivi raggruppamenti: Siena, Catania e SudTirol.

GIRONE A
Tommaso Tentoni. Nella cinquina casalinga di venerdì della Carrarese alla Pistoiese gioca 72′ in mediana (gli subentra Vitturini) con l’apripista Agyei, che apre dal dischetto (21′) dopo il fallo di Mulas sull’ex zingoniano Davide Cais, talmente acciaccato dall’impatto da dover essere sostituito con Biasci. Proprio lui raddoppia (38′) nell’angolino da venticinque metri, prima dell’arrotondamento dello score con Tortori (42′) in diagonale più Foresta (61′) e Vassallo (84′) sottomisura. Il fantasista ospite Surraco, ex Livorno, cambio di Terigi al 3′ della ripresa, dopo una decina di giri di lancette è costretto a uscire dopo un contrasto aereo proprio con il centrocampista classe ’97 cresciuto a Zingonia come ala prevalentemente destra. Martedì a Viterbo, invece, capitolo chiuso, col romagnolo a rimediare il giallo a due dall’intervallo: dal tunnel rientra in campo Cardoselli, ai marmisti non basta Murolo (57′) per replicare a Jefferson (2′) e Di Paolantonio (50′, papera di Borra).

GIRONE B
Andrea Boffelli. Il difensore centrale mancino di Sarnico (’97) chiude la stagione nel Mestre con la panchina in casa dell’AlbinoLeffe (2-2; 32′ Gelli, 41′ Giorgione; 54′ Beccaro, 89′ Boscolo Papo) dopo 10 gettoni in campionato.

Stefano Marchetti vs Stefano Mazzini. Tra i due ’98 (2 in coppa di categoria e comparsata a Santarcangelo il 26 novembre per il mastino di Bellusco), almeno il dodicesimo (di Perilli) viene convocato e finisce sul sedile. Pordenone in vantaggio al 33′ con l’ennesimo ex atalantino, Simone Magnaghi, che svetta su calcio d’angolo, ma la FeralpiSalò ha modo di rimontare con Raffaello (41′, sponda del doppiettista) e Mattia Marchi (51′ e 65′). Il baby di Bellusco non è fra i convocati nemmeno nella finale di raggruppamento nella tana dell’AlbinoLeffe, dove la bordata di Staiti da 25 metri al 32′ risolve la pratica.

Gabriel Lunetta e Antonio Palma. Il primo non c’è (out al 33′ il 6 maggio nell’ultima partita di regular season, a Pordenone: noie al piede sinistro), il secondo gioca mezzosinistro e proprio col mancino al quarto d’ora illude il Renate di poter avere la meglio sul Bassano al “Città di Meda” impegnando severamente grandi su palla dentro di Gomez. Ma Diop (27′) la mette alla prima occasione sfruttando rimpallo e tiro di Proia su traversone basso di Stevanin, Fietta in cinque minuti rimedia due gialli (36′, gomito largo su Fabbro), l’eroe ospite sfrutta un altro pallone da sinista per il bis (44′), il centrocampista tascabile sfiora la riapertura della pratica in mischia dal limite (60′) ed esce per Finocchio all’86’. 33 presenze e 3 reti più 5 assist in campionato, 3 e 1 in Coppa Italia e 1 in Coppa di C il suo bilancio; 27 e 3 (6), 3 e 1 più 1 quello dell’ala sinistra.

Davide Merelli ed Eyob Zambataro. Il neopromosso Padova ha demolito il pari grado Livorno (5-1) nel primo match del triangolare valido per la Supercoppa di C e dei due nerazzurri ha giocato 61′ (staffetta con Fabris) l’esterno etiope, schierato mezzala destra nel rombo: Belingheri (20′ e 46′), Capello (44′, proprio su pallone dall’out destro del ’98 in prestito dall’Atalanta, e 65′), Vantaggiatato (48′, rigore per il contatto Ravanelli-Murillo) e Ravanelli (81′). Prossimamente, sabato 19 maggio Livorno-Lecce e Lecce-Padova il 26.

GIRONE C
Alessandro Eleuteri e Doudou Mangni vs Giacomo Parigi. La Virtus Francavilla dell’aretino (out all’86’ per Anastasi) sbanca Monopoli grazie a Partipilo (74′) sull’asse Madonia-Di Nicola, il colored subentra a Salvemini (62′) ma gli riesce solo un sinistro a lato (66′). 11 presenze e 3 gol per il ’93 affacciatosi dalla finestra di riparazione dopo aver recuperato dal grave infortunio al tallone d’Achille. Un primo turno fratricida che innesca una finale dello stesso segno in casa della Juve Stabia (quarta, quindi ammessa al secondo turno) di Valerio Nava (out al 75′ per Calò), Alex Redolfi (giallo al 52′) e Luca Zanotti (fuori lista) , che fa prevalere il maggio tasso tecnico in un confronto pirotenico terminato sul 4-3 locale. Gialloneri sul 2-0 dopo 12′ con Melara (4′, incornata su piazzato di Crialese) e Canotto, Partipilo riapre (26′), tris di Berardi (73′), abbozzo di rimonta ospite ancora con la punta mancina (78′) e Prestia (84′) ma Paponi (88′) sigilla la busta. Parigi, utilizzato come boa da sponde, non vede la porta.

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