L’ivoriano si pregusta lo scontro diretto con l’Atalanta per il sesto posto, anche se nell’affossamento del Verona è tutt’altro che protagonista. Cividatese a segno per una Spal che può ben sperare
Sorpasso al sesto posto alla casa madre (60 a 59), da cui staccherà il cordone ombelicale col riscatto obbligato del Milan a fine stagione, e battaglia in vista per lo scontro diretto di domenica 13 maggio sotto la Maresana. E il bello è che nel poker sporco a San Siro contro l’Hellas Verona (retrocesso) Franck Kessie non solo non deve sforzarsi troppo, leggi due imbeccate per Cutrone e Borini non sfruttate, ma rinviando un tiro dalla bandierina all’85’ consente pure a Lee di indovinare il gol della bandiera ospite prima della chiusura dell’ex Parma su cross di Bonaventura. L’ex canterano nerazzurro è il vero protagonista, avendo trovato il prodotto del vivaio rossonero per il bis (32′) a ruota del vantaggio di Calhanoglu (11′) su rimorchio chiamato da Suso, che restituisce la sfera ad Abate per il tris al 49′.
Jasmin Kurtic, Federico Mattiello e Alberto Paloschi vs Marco D’Alessandro e Berat Djimsiti. Lo sloveno impegna Puggioni di testa al 54′ su cross di Costa, gli altri due invece sono protagonisti dell’azione-rompighiaccio del 2-0 da salvezza (35, più 2 sul Cagliari) della Spal sul Benevento (18) già caduto e ridotto ai pro forma (assente l’ala romana). Minuto 25′: il terzino Spinazzola-style (giallo al 72′, Coda steso), stavolta schierato a destra, suggerisce per Antenucci che coglie la traversa, il cividatese (out al 91′ per Bonazzoli) stacca per il settimo sigillo personale. A sette dal novantesimo il capitano dei ferraresi bissa dal dischetto dopo essere stato falciato da Sparandeo.
Roberto Gagliardini. Sempre convalescente mentre la sua Inter (69, meno 2 dalla Lazio e dalla Champions) dilaga a Udine grazie a Ranocchia (12′, ascensore su corner di Brozovic), Rafinha (44′), Icardi (45’+1′) e Borja Valero (71′). Rosso a Fofana per piede a martello su Perisic (49′).
Marco Sportiello. Okappa sulla punizione angolatissima di Hiljemark al 36′, salvato da Biraghi sulla linea al 93′ dal possibile pari sul 3 a Marassi di Medeiros. La Fiorentina prevale a fatica sul Genoa in una gara a rincorsa che la tiene in scia (57) per l’Europa League: Simeone imbecca il taglio di Benassi (43′), Rossi (64′) e Lapadula (68′) ribaltano lo score, poi Pandev lascia i suoi in 10 entrando a piedi uniti su Gaspar (71′) e la coppia Eysseric-Dabo mette la freccia fra 77′ e 80′. Tre giri di lancetta e rosso (proteste) anche per Zukanovic, che però è in panchina.
Akos Kecskés. Quarta presenza (terza da titolare) sfortunata del centrale ungherese classe ’96 nel Korona Kielce (ottavo a 48 nell’Ekstraklasa polacca), battuto domenica in casa dal Wisla Cracovia (5′ e 70′ Lopez, 43′ Imaz).
Constantin Nica. Assente, come sempre, nel 3-2 corsaro (26′ e 45’+2′ su rigore Hanca, 72′ Popa) della Dinamo Bucarest (vetta a 38 nel relegation round della Liga I rumena) a Medias sul Gaz Metan (31′ e 38′ Rondon).