La ventenne bergamasca, attualmente impegnata nel talent show musicale in onda su Rai 2, è una grande tifosa dell’Atalanta e ci racconta questa sua grande passione
C’è chi su un campo da calcio insegue il sogno chiamato Europa League per il secondo anno consecutivo e c’è chi aspira ad una fortunata carriera da cantante. Poi c’è Simona Marcelli, ventenne di Torre Boldone, che le sogna entrambe: rivedere l’Atalanta, la propria squadra del cuore, in Europa League e prolungare l’esperienza a The Voice of Italy, talent show musicale in onda in prima serata su Rai 2, di cui è una concorrente nel team di Al Bano.
Qualificatasi grazie all’interpretazione di As long as you love me (brano del 2012 lanciato da Justin Bieber e Big Sean), aspira anche ad una futura carriera da giornalista sportiva ed è iscritta al primo anno allo Iulm di Milano. Parla quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) e da sempre coltiva la passione per la musica. “Avevo pensato di fare conservatorio, ma poi ho optato per il linguistico – ci confida Simona –. Nel frattempo per quattro anni ho studiato canto al CDpM di Bergamo e ho preso il diploma di ottavo livello al Trinity College di Londra”.
Ma come nasce la passione per l’Atalanta?
“E’ molto recente. Sono nata in una famiglia di milanisti e ho sempre visto il gioco del calcio. Mio fratello mi portava allo stadio ed ero fissata con Kakà. Poi per un po’ di tempo non l’ho più seguito con frequenza fino all’anno scorso quando ho iniziato a sentir parlare dell’Atalanta che stava iniziando a fare bene. Ho ripreso a seguirla in televisione e poi ho iniziato ad andare anche allo stadio con le amiche. Cercavo di rimanere sempre aggiornata su quel che succedeva sperando che alla fine si potesse arrivare in Europa”.
Qual è stata la prima partita vista allo stadio?
“Era una gara di Coppa Italia, Atalanta contro Pescara. Ero in tribuna Giulio Cesare ad assistere al match e mi è piaciuto tantissimo vedere quanto i tifosi tenessero a quell’incontro nonostante fosse una gara di Coppa Italia. Penso che il tifo bergamasco sia ineguagliabile. Ad esempio domenica scorsa ero presente contro il Torino e ho visto De Roon festeggiare. Sono rimasta sbalordita nell’ammirare la relazione che esiste fra i sostenitori e la squadra”.
Sostenitori che non sono mancati nemmeno in Europa…
“Purtroppo per impegni personali non sono riuscita a seguirla dal vivo, ma l’ho sostenuta da casa. Nella prima parte della stagione mi sembrava di vedere due squadre diverse: una in campionato e un’altra, più agguerrita, in Europa League. Forse in campo europeo avevano ancor più voglia di dimostrare il proprio valore dopo essere stati additati come outsider. Vedevo un marcia in più ed è un peccato essere usciti solo per sfortuna. Poi anche in campionato, dopo un avvio così così, ci siamo ripresi ed ora siamo sesti”.
Quindi l’Atalanta si riqualificherà in Europa League?
“Sono scaramantica, quindi non dico nulla. Dico solo che dobbiamo rimanere con i piedi per terra e giocarci partita per partita. Speriamo però di tornarci perché ce la meritiamo. La squadra ha carattere, tutti vogliono dimostrare il proprio valore e, anno dopo anno, possiamo pensare di in quella zona della classifica. Sperando che Gasperini rimanga: è uno un po’ tosto, ma evidentemente ci vuole”.
Ha un giocatore preferito?
“Il Papu. E’ simpatico e sa coinvolgere. Poi mi piace molto Masiello: se lui è in campo, posso stare tranquilla”.
Ha un aneddoto da raccontarci?
“Compio gli anni il 12 maggio e per il secondo anno consecutivo il giorno successivo c’è Atalanta-Milan”.
Bene, speriamo che i nerazzurri le facciano un bel regalo.
“Ricordo che l’anno scorso segnò Conti e verso la fine pareggiò Deulofeu. Anche questo sarà uno scontro diretto, ci serviranno punti. Speriamo bene”.
