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Nerazzurri in prestito, la B – Canini mostra i denti a Colantuono

Due giornate cadette fra lo scorso weekend e martedì sera: ecco com’è andata. Il difensore della Cremonese stoppa la Salernitana

In panchina per la Salernitana (44) di Boris Radunovic (ammonito all’86’ per perdita di tempo), al secondo 1-1 consecutivo dopo quello “fratricida” contro la mini colonia di Zingonia chiamata Cesena, il 17 aprile, diciassettesima del girone di ritorno cadetto, c’era il vice Roberto Beni, perché Stefano Colantuono era squalificato per recidiva. A mostrare i denti ai granata, per la Cremonese (-1; non vince dal 20 gennaio col Parma, da lì 8 pari e 6 ko) del lungodegente Alberto Almici, in risposta al tap-in di Minala (29′) sul tiro dalla bandierina di Kiyine spizzato da Monaco, è lo stopper Michele Canini, che incorna il calcio piazzato di Piccolo tre giri di lancetta più tardi. Al 34′ lo stesso difensore bresciano atterra Rosina, ma Kiyine si fa parare il penalty da Ujkani. Popescu cacciato al 73′ per aver infilato un dito in un occhio all’assistman del pari. Sulla tolda di comando dei grigiorossi, Mark Strukelj, vice di Attilio Tessera, anch’egli dietro la lavagna del giudice sportivo per qualche parola di troppo (64′, arbitro La Penna) a Palermo nell’1-1 del sabato precedente: Scamacca (83′) impone l’alt a Coronado (61′, di fronte, dopo il tiro di Rispoli respinto da Pomini).

Guido Marilungo e Matteo Pessina. Lo Spezia resta 5 scalini (a 47) sotto il pianerottolo dei sogni dopo l’ottimo pari nella gara dal dischetto di Frosinone, dove la mezzala sinistra replica al 93′ (strattone di Crivello a Giani, secondo stagionale dopo quello alla Salernitana il 23 febbraio) a Dionisi (58′, mani di Giani sul rigore in movimento di Koné, un tempo canterano anche lui), e l’inopinata sconfitta casalinga col Brescia (18′ Torregrossa). Se coi ciociari secondi il monzese ha all’attivo anche una traversa piena colta in elevazione (16′), l’attaccante di Montegranaro, fuori al 73′ per Mulattieri nel primo caso, sbaglia la mira ben tre volte in svettata sugli ammolli di Lopez (45′), Augello (81′) e Ammari (83′), mentre Pessina offre invano la sponda a De Francesco al 42′.

Gaetano Monachello. Due su due tremendo per il bomber dell’Ascoli, battuto a Foggia venerdì 13 e sgabolato lunedì in casa col Parma. Nel confronto con l’interno dei Satanelli Davide Agazzi la sua testa sul piazzato di Lores Varela (50′) trova l’opposizione di Guarna e il suo sinistro la schiena proprio del compagno di cartellino (mai di squadra). Quest’ultimo la fa da padrone, tessendo la trama del vantaggio di Deli (24′, assist di Mazzeo) prima del suo stesso mancino parato dall’omonimo (ed ex nerazzurro) Michael, del bis di Mazzeo (44′, respinta corta dell’Agazzi in porta su Nicastro), del rosso al portiere ascolano per atterramento dell’apripista (55′) con rigore fallito dall’autore del raddoppio (Lanni intuisce) e del tris di testa di Loiacono. Il Picchio (36, terzultimo) si arrende poi a Calaiò dopo soli 3 minuti e l’agrigentino non centra la mira: Frattali abbassa il bandone al 92′.

Davide Agazzi. Quarto punto in due match e due svantaggi tamponati a Terni dai rossoneri di Stroppa (50, -2 dai playoff): a Montalto (servito da Carretta, 45′) e Carretta (da Tremolada, 62′) rispondono Beretta (48′) e Mazzeo (85′).

Bryan Cabezas, Anton Kresic e Salvatore Molina. 1 punto in 2 partite per l’Avellino che comunque a quota 40 distanzia di 2 la zona barrage per non sprofondare in C1. Il punto fermo è l’esterno sinistro, terzo in ordine alfabetico di un trio che vede l’ecuadoriano sempre tenuto fuori o in panca da Claudio Foscarini e il centrale croato cambio di Migliorini (57′) nel recente ko casalingo col Frosinone (85′ Dionisi, 89′ Paganini): il garbagnatese offre il cross per il cabezazo di Asencio (52′) in casa con la Virtus Entella, che poi fa 1-1 con ceccarelli grazie alla spizzata da corner di Giuseppe De Luca, subentrato a Llullaku al 56′. Nel trentaseiesimo turno, invece, la Zanzara (ora come ora sarebbero playout, 37 punti) per un risentimento muscolare non viene convocato per Venezia (27′ Geijo, 60′ Falzerano).

Fabio Eguelfi, Simone Emmanuello, Nicolò Fazzi ed Emanuele Suagher. I liguri, se finisse così, dovrebbero spareggiare con il Cesena (38) dell’unico quartetto atalantino in cadetteria. Il solo titolare fisso, basso a sinistra, è l’ex Fiorentina, Perugia e Crotone. 1-1 sabato scorso all'”Arechi” con la Salernitana (Patrick Asmah, il terzino sinistro ghanese, ormai disperso): Moncini (18′) inzucca sul traversone di Donkor (per il quale il Cola chiederà il giallo a due dal 90′, venendo espulso dall’arbitro Marinelli per proteste), Boris Radunovic viene graziato dalla traversa sulla botta di Schiavone (38′) e da Cascione (74′) sull’angolo di Laribi sfuggitogli di mano, Rosina pareggia al 70′ su punizione ed Emmanuello, rimpiazzo di Schiavone dal 79′, devia in fallo di fondo il conato di Odjer prima di rimediare il giallo al secondo di recupero proprio per una carica su Radunovic. Niente da fare e Fazzi sostituito al 58′ con Schiavone (assistman per la testa di Moncini al 61′; al 37′ prima svettata di Scognamiglio su angolo di Laribi) l’altro ieri al “Manuzzi” con la capolista Empoli (3′ e 63′ Donnarumma, 8′ Bennacer).

Luca Vido. Cambia poco dal venerdì di Parma al martedì al “Tombolato” contro il Palermo sceso al quarto posto, perché il Cittadella ottavo (52) e al limite della griglia per provare a salire inforca due paia di occhiali spezzando comunque il cerchio delle tre battute d’arresto di fila con Venezia, Spezia e Ternana. La punta di Bassano subentra all’81’ ad Arrighini per poi disputare l’intero incontro della trentaseiesima facendosi murare da Murawski al 59′ sugli sviluppi dello schema da punizione Benedetti-Varnier.

Alessandro Santopadre. Spettatore sul sedile, perché tra i legni Nicola Leali non si tocca, nel Perugia che acciuffa al “Curi” il Venezia (57′ incornata di Modolo su angolo di Stulac, 85′ Buonaiuto) e quindi va a sbancare Carpi (15′ Di Carmine, 59′ Gustafson, 87′ Concas di testa). Grifone quinto a 57.

Christian Capone e Luca Valzania. Pescara (39, non vince dal 10 febbraio, 5 punti in seguito) di una lunghezza soltanto dentro la zona salvezza diretta dopo il 2-2 col Bari e il ko al “Piola” con la Pro Vercelli (3-1). Sotto di due al “Cornacchia” (22′ Nené di testa, 32′ Anderson), con l’ala di Abbiategrasso dedita all’appoggio al terminale Pettinari, l’interno cesenate serve a Mancuso (47′) l’1-2 e la rimonta si completa nel recupero (doppia ammonizione a Campagnaro all’88’) grazie al centravanti che insacca di mancino sull’assist di Machin. Nella tana dei Bianchi (ora ultimi a 34, classifica avulsa no con la Ternana) di Mario Pugliese c’è solo Valzania (out al 78′ per Carraro), rigore di Vives al 20′ (fallo di Balzano su Bifulco), temporaneo 1-1 di Machin al 35′ e doppietta risolutiva di Raicevic (83′ e 91′). Se Bepi Pillon deve rianimare un gruppo stecchito dalle alchimie zemaniane, Pugliese non si schioda dalle riserve di Grassadonia neppure dalla capolista: 3-2 empolese (10′ Caputo, 33′ Zajc, 48′ Luperto) sul fanalino di coda (9′ Bifulco, 57′ Castiglia).

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