L’Atalanta segna ma non incassa: è la settima volta che la squadra bergamasca mantiene inviolata la sua porta
Ormai nel mondo del calcio è sempre più in voga il termine “clean sheet”, che significa letteralmente “foglio pulito” ma che sul rettangolo verde viene riconvertito a “rete inviolata”.
Quando una squadra riesce a terminare la partita senza aver subìto reti, accumula un ‘clean sheet’: un orgoglio per i portieri che collezionano minuti di gioco sventando qualsiasi incursione alla porta alle loro spalle, chiusa a doppia mandata per tutta la gara.
L’Atalanta, con la vittoria di misura di oggi a Bologna, ha raggiunto la sua settima partita in Serie A in cui non ha preso gol dagli avversari: era già successo all’andata ancora contro il Bologna (gol di Cornelius) e si è ripetuto oggi con l’unica rete in tabellino del nerazzurro de Roon.
In mezzo, le vittorie contro Verona, Benevento, Milan, Sassuolo e Chievo. Un bel risultato per una Dea che oggi era anche orfana della sua guida nelle retrovie, il numero 13 Mattia Caladara alle prese con il mal di schiena, ma che nonostante questo è riuscita a vincere senza incassare reti, soffocando in gola per 93′ le esultanze di Verdi & Company.