Nella lunga conversazione con Tuttosport, Gian Piero Gasperini racconta il felice periodo nerazzurro:
“Vivo questo momento con grandissima soddisfazione. A Bergamo sto compiendo cose che avevo già fatto a Genova, ma senza riconoscimenti soprattutto mediatici. Qui ho un “ritorno” molto importante, a Genova mi stimavano solo i tifosi. Qui sento una grande considerazione e l’entusiasmo della gente“.
Parla anche del proprio lavoro e dell’importanza del gruppo: “Ho lavorato su tutti e non ho escluso nessuno. Poi è chiaro che ci sono diversità di valori. Gomez e Caldara sono due big. Il loro speso specifico all’interno del collettivo è molto alto. Ma nell’Atalanta c’è una base che è ancora più importante del singolo e ci permette di sopperire alle assenze. Ma senza giocatori di qualità non puoi restare in alto a lungo”.
Sul futuro, tra Nazionale e guidare una big dice: “Ho sentito le voci riguardo la Nazionale: è un bel riconoscimento, ma non ho notizie dirette. Non avrei difficoltà ad assumere quel ruolo anche se il mestiere del ct è diverso. Non ricordo di essere mai stato in una grande squadra: l’Inter non era un grande squadra come valori tecnici. All’estero non andrei, sto bene in Italia, nel mio mondo. Per espatriare dovrei ricevere qualcosa di davvero importante e affascinante”.
E riguardo il passato: “Nessun rimpianto, sono contento di ciò che sono riuscito a fare. Sono legatissimo alle realtà in cui ho lavorato e ho ricevuto gratificazioni personali che valgono più di ogni altra cosa. Ho ottenuto anche risultati sportivi soddisfacenti“.
Grande mister