cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

La penna in trasferta – Santoro (CM.com): “Crotone, mercato da salvezza”

Il Crotone che attende l’Atalanta nel primo vero rendez-vous in casa con l’ex profeta Gasperini dai tempi del Genoa in B? “Sornione ma non troppo, con il solito 4-3-3 propositivo di Zenga, più basato sul possesso palla che sul contropiede, con Ricci e Stoian a fianco di Trotta”. Michele Santoro, firma di Calciomercato.com, traccia il profilo dei Pitagorici all’antivigilia dell’incrocio dello “Scida” tra salvezza ed Europa League.

Zenga ha fatto un punto a partita. 8 in 8 giornate, prima erano stati 12 su 15. Per il campionato italiano, una media salvezza perfetta.
“Si dovrà comunque lottare fino alla fine. Nicola, scoraggiato dalla delusione dell’ambiente per le sconfitte interne con Genoa e Udinese, costate il mancato sorpasso in classifica a una diretta concorrente, probabilmente ha mollato perché pensava giustamente di non doversi garantire la permanenza nella categoria già a dicembre. Si è sentito sfiduciato. E forse anche declassato, quando il presidente Gianni Vrenna è sceso negli spogliatoi all’intervallo contro i friulani per caricare i giocatori”.

Quali elementi di novità ha introdotto l’ex portiere di Inter e Nazionale?
“Su tutto un atteggiamento più propositivo. Lo schema è praticamente rimasto immutato, ma con il precedente allenatore il centrocampo era più fisico, di gamba. Giocava Rohden, ora c’è Benali che nel Pescara faceva l’attaccante esterno e qui la mezzala, l’uomo in più in mezzo, quello che avanza e fa gioco. Barberis fa meno il metronomo e tende a inserirsi, vedi gol del pareggio di settimana scorsa con l’Inter a San Siro. Con queste premesse Mandragora recita la parte dell’incontrista puro: è ai vertici della serie A per palloni intercettati, li recupera e li smista anziché accollarsi la fase d’impostazione come faceva prima”.

Equilibri raggiunti anche grazie al mercato di riparazione.
“La campagna invernale è stata intelligente e mirata a puntellare i reparti. Dal Cagliari è arrivato Capuano, il centrale difensivo mancino che mancava. Benali è un elemento di qualità, Ricci la punta esterna che serviva: tutti abituati a lottare per salvarsi. Zanellato invece non si è ancora visto, è un giovane di prospettiva, ma a centrocampo non sta giocando nemmeno Izco che con l’Atalanta all’andata aveva fatto il titolare. Tanta roba, se si pensa che invece nel gennaio dell’anno scorso le addizioni erano state Kotnik e Acosty”.

Manca qualcosa all’appello?
“Forse una punta centrale, finora si è fatta fatica ad andare in porta (18 gol, terzultimo attacco dopo Benevento e Sassuolo, ndr). Per esempio, c’era Giannetti in esubero dal Cagliari. Il capocannoniere di squadra è Budimir a quota 4. Ma Zenga, a differenza di chi l’ha preceduto, vede Trotta come centravanti. In effetti col Cagliari si è mosso bene, anche se ha segnato solo su rigore. E con l’Inter ci ha messo la sponda per l’1-1”.

L’altro pareggio dell’attuale gestione. Con Sassuolo, Milan, Napoli in casa e Lazio le sconfitte. Con le due veronesi le vittorie.
“Con l’Hellas tre giornate fa è stata ancora più importante perché ottenuta in trasferta. La seconda dopo Bologna. Nella scorsa stagione fuori si era vinto solo con Samp e Chievo. Ma la permanenza in A si gioca tra le mura amiche”.

Dove per Gasperini ci sarà un’accoglienza degna di nota.
“Gli siamo sempre molto legati, Crotone è stata la primissima palestra del suo 3-4-3. Nel 2004 riportò la città in B a quattro anni di distanza da Cuccureddu. Nella squadra della storica promozione in A con Juric, il suo pupillo, c’era molto di lui. È sabato sarà soltanto la seconda volta che torna da avversario, c’era stato col Genoa undici stagioni fa. Nel campionato 2016-2017, infatti, con i nerazzurri si giocò a Pescara perché lo stadio non era pronto”.

Che partita dobbiamo aspettarci?
“Il fattore campo conterà, davanti al tuo pubblico devi dare qualcosa in più. Zenga non è uno che si chiude e aspetta. Dietro ci sarà probabilmente Pavlovic a sinistra al posto di Martella, uscito acciaccato da Milano. Fatalmente l’Atalanta avrà la testa al Borussia: va sfruttata la minima disattenzione”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Ecco gli undici proposti dalla nostra redazione in occasione di gara 2 di semifinale di...
Per la gara 2 di semifinale al Gewiss Stadium di Bergamo, dubbi soprattutto in attacco...

Due anni fa esatti, alla vigilia di un 25 aprile abbastanza piovoso nella maggioranza del...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta