Il numero di atleti, giovani e non, che sotto la gestione di Gasperini hanno trovato la loro dimensione ideale è così lungo da meritare un’enciclopedia.
Le esplosioni di Caldara e Conti o la nuova giovinezza vissuta da gente come Gomez e Masiello non sono, infatti, frutto del caso ma figlie della vincente mentalità del piemontese, abituato in tutta la carriera a valorizzare a pieno il capitale umano a sua disposizione. Si possono chiamare miracoli sportivi, si possono chiamare scommesse vinte ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il primo ad essere rigenerato dalla cura di Gasperini è stato Borriello. Arrivato al Genoa all’età di 25 anni e reduce da una carriera in chiaro scuro, nell’annata 2007-2008, l’attaccante mise a segno 19 reti in 35 partite.
La rinascita più importante è quella di Thiago Motta. Il curriculum del centrocampista italo-brasiliano era di tutto rispetto, ma il duplice infortunio (prima ai legamenti del crociato e poi al menisco ) pareva averne compromesso la carriera. Al Genoa, Motta mise a segno 6 reti nel campionato 2008-2009 e l’anno successivo partecipò attivamente, con l’ex rossoblù Diego Milito, alla conquista dello storico Triplete interista.
Percorso simile lo ha fatto Diego Perotti. L’argentino, tormentato dagli infortuni, ha vissuto alle dipendenze di Gasperini il suo rilancio realizzando 5 gol in un anno e mezzo e facendone segnare molti ai compagni, sfornando assist su assist. L’ex numero 10 rossoblu, è poi approdato alla Roma raggiungendo un altro giocatore rigenerato a Genova: Iago Falque, autore di 13 reti nella stagione 2014-15.
Nelle file dei giallorossi gioca ora El Shaarawy. Il Faraone deve tutto a Gasperini. È, infatti, proprio il tecnico piemontese ad averlo fatto esordire alla tenera età di 16 anni in un Chievo-Genoa del 2008.
Meriti notevoli vanno all’attuale mister atalantino anche nella crescita di Suso. Chiuso al Milan, è stato acquisito in prestito dal club del presidente Preziosi per mettere minuti nelle gambe e per farlo rigenerare da un maestro in questo campo, come Gasperini. Missione-rinascita andata a buon fine con 6 gol in 19 partite per l’esterno spagnolo nella breve esperienza al Genoa.
Pavoletti, Ansaldi, Bertolacci, Rincon o Sturaro sono solo alcuni degli esempi più recenti di calciatori incatalogabili prima dell’incontro con il Gasp, il quale li ha poi puntualmente spinti verso grandi palcoscenici (Napoli, Inter, Milan e Juve).
Date queste premesse saranno tanti coloro con un ricordo più che positivo per il neo sessantenne Gasperini…