“Sì, questa vittoria è per Maurizio”. Maurizio è Pacchiani, il dirigente accompagnatore scomparso improvvisamente la seconda di Natale. Chi gli fa la dedica versando lacrime di commozione è Massimo Brambilla, allenatore della Primavera dell’Atalanta campione d’inverno (anche se l’Inter sabato potrebbe raggiungerla battendo in casa il Bologna) e vittoriosa nel big match con la Juventus.
“Abbiamo dovuto rincorrere ma sul piano del gioco e della convinzione siamo andati bene come al solito – ha spiegato a bocce ferme il tecnico brianzolo -. La lezione di oggi è che dobbiamo metterci più attenzione sulle palle inattive perché non è la prima volta che ci capita di perdere la marcatura”.
Il tecnico brianzolo è soddisfatto della stagione dei suoi, giunta al giro di boa: “Sono contento non tanto per il primo posto o per le prestazioni individuali, ma soprattutto perché riusciamo ad abbinare la compattezza di squadra alla qualità e all’efficacia delle giocate”. Chiosa sull’inattesa presenza pel patron Antonio Percassi (sugli spalti del centro sportivo di Azzano San Paolo, oltre a Pavel Nedved e Giovanni Sartori, c’era anche il figlio Luca), che ha assistito all’intero secondo tempo: “Il presidente ci è sempre stato vicino ed è la prima volta che riesce ad assistere a una nostra partita, siamo lieti di averlo ripagato al meglio delle nostre possibilità. Sappiamo tutti quant’è importante la cura del settore giovanile per questa società”.