cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Tullio Gritti: un amuleto in panchina contro il Napoli

gritti

Il professore finisce dietro la lavagna? Niente paura. Per la quarta volta nell’ultima stagione e mezza, sulla tolda di comando si siede l’allievo. Che vale quanto un portafortuna, visti i precedenti: sette punti sui nove disponibili. Se Gian Piero Gasperini paga con la domenica a riposo forzato la sfuriata per la cacciata anzitempo di de Roon all’Olimpico contro la Roma, il suo vice Tullio Gritti è prontissimo a prendere le redini dell’Atalanta in vista del big match col Napoli alla ripresa del campionato.

Un lunch match di quelli tosti, il prossimo 21 gennaio. Ma anche accompagnato dalla certezza che il milanese dell’Ortica, classe ’58, un passato da attaccante nel Caravaggio, nel Brescia e nel Torino, è uno che ci sa fare. Nel campionato dei record 2016-2017 la sua media punti, del resto, fu superiore a quella del maestro (63 in 35 incontri). Inevitabile, con un tris di partite diretto in due fasi di ascesa prepotente della squadra nerazzurra. Pronti, partenza, via all’amarcord da sostituto del suo collerico mentore nonché coetaneo. Il serale di mercoledì 26 ottobre 2016, valido per il decimo turno, nell’1-0 al Pescara al “Cornacchia” appesantito da acquazzone e terremoto, svettata vincente di Mattia Caldara, ecco la seconda di sei vittorie consecutive col record di Colantuono (2013-2014) eguagliato a Bologna il 27 novembre successivo.

Il Gasp aveva ricevuto il primo stop d’annata perché recidivo: cacciato alla terza giornata in occasione del primo bottino pieno stagionale, il 2-1 al Torino in casa dell’11 settembre (per uscita dall’area tecnica, al minuto 86; Mihajlovic invece per aver preso a calci una borraccia), stessa sorte nello stesso score bergamasco con l’Inter domenica 23 ottobre per aver protestato per il contatto Konko-Eder che aveva portato quest’ultimo alla punizione del temporaneo pari. Il Profeta di Grugliasco si sarebbe ripetuto contro la Lazio al 79′ del 15 gennaio, allo start del girone di ritorno. Per lui due gare in castigo, per Gritti la vittoriosa campagna domestica (rigore di Gomez per fallo di Torreira su Petagna) anti Samp la settimana dopo, in cui avrebbero esordito in serie A dal kick off Bastoni e Melegoni, e la trasferta anti granata conclusa 1-1 con Petagna a rispondere a Iago Falque.

Curiosità: il Gasp, ai tempi, si occupò del prepartita a Zingonia prima della gitarella pescarese, passando poi la palla al suo staff in occasione dei due ulteriori appiedamenti. Il buon Tullio, che ebbe a svelare ironicamente il segreto delle comunicazioni tra l’head coach in tribuna e il suo fedele scudiero (cioè lui) in panchina con quel “con Gasperini comunicheremo col piccione viaggiatore”, alla vigilia della sfida ai blucerchiati. Il collaboratore tecnico Mauro Fumagalli e il preparatore dei portieri Massimo Biffi, invece, il sabato della rifinitura in vista di Torino. Ma tant’è: contro i portacolori di una città fatalista e superstiziosa, meglio di un amuleto a sgolarsi in quota pitch view non avrebbe potuto esserci.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

italiano fiorentina
Ecco il pensiero del giornalista che segue quotidianamente le vicende legate al club viola...
Ecco tutte le informazioni sulla semifinale di ritorno di Coppa Italia...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta