Quando un giocatore sverna stancamente verso la scadenza del contratto ormai prossima, fatalmente il suo nome finisce nel vortice delle voci incontrollate del calciomercato. Figuriamoci poi se si tratta di quello di riparazione: dalla finestra di gennaio ci sono fior di società che, magari per correggere il tiro a un organico mancante di qualche pedina, si lasciano andare a spese pazze o comunque corteggiamenti serratissimi. Non fa eccezione la Lazio, che sarebbe sulle tracce di un cavallo di ritorno ma anche a rischio di perdere un tassello importante nella grande muraglia a protezione dell’area.
In uscita ci sarebbe il centrale Stefan de Vrij, in entrata, abbastanza a sorpresa, uno Stephan Lichtsteiner che alla Juve ha forse concluso il suo ciclo. I rapporti di entrambi con le rispettive società sono destinati a concludersi nel giugno dell’anno prossimo. Il primo interessa vivamente al Manchester City di Pep Guardiola, che necessita di rinforzi dietro: la moneta di scambio sarebbe il franco-congolese Eliaquim Mangala, magari in prestito secco come contropartita tecnica immediata più conguaglio. Per l’olandese, che non sta trattando l’eventuale rinnovo con lo staff del presidente Claudio Lotito, la prospettiva non da poco di poter far parte di un gruppo con aperte ambizioni in patria e in Europa.
Quanto all’esterno destro elvetico, già laziale nel triennio 2008-2011, vincitore in biancoceleste della Coppa Italia nel 2009, l’allettamento numero uno è un accordo addirittura fino al 2020. Ponti d’oro che a Torino nessuno è certamente disposto a fargli, a 33 anni d’età e col periodo migliore alle spalle da tempo. Che le porte girevoli del mercato invernale abbiano inizio.