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Nerazzurri in prestito, parte 2a – La prima volta di Fazzi

La serie B dei prestiti nerazzurri s’è colorata di un Sunday Night decisamente meno nero di quello della casa madre nella tana dell’Inter. All'”Arechi”, per la Salernitana in vantaggio con Ricci al 34′ servito da Bocalon, c’erano il portiere Boris Radunovic, una paratona sul sinistro a incrociare di Brighenti a score ancora fermo, e il panchinaro fisso Patrick Asmah; nella Cremonese dell’1-1 a firma di Arini di testa al 71′ su punizione dalla sinistra di Castrovilli, titolarissimi come sempre il terzino destro Alberto Almici e il centrale Michele Canini, ammonito al 67′ per fallo su Rossi. Le due compagini condividono un buon settimo posto a 22 punti, meno 4 dalla coppia al vertice Bari-Parma che scavalca il Palermo di un Gaetano Monachello riservista e scontento, mazziato alla “Favorita” da Kouamé (43′), Strizzolo (65′) e Salvi (82′), alfieri dell’entusiasmante Cittadella corsaro nel posticipo di lunedì.

Nel resto del programma della quindicesima giornata gli atalantini in giro per la cadetteria qualche soddisfazione se la sono tolta. Sono rimasti all’asciutto bomber come Giuseppe De Luca (rimpiazzato al 62′ da Luppi), un’occasionissima al 12′ sull’asse Crimi-La Mantia con torre e un diagonale al 23′ paratigli da Audero nell’occhiale casalingo della Virtus Entella ormai quartultima (16) con il Venezia, e Guido Marilungo, subentrato (con giallo all’83’ per scorrettezza su Pepin) a Granoche al quarto d’ora della ripresa nell’1-1 a Brescia (72′ Caracciolo di testa, 78′ Ammari) dello Spezia in cui il mezzosinistro Matteo Pessina recita il ruolo della vittima stesa in contropiede nell’espulsione per somma di ammonizioni del locale Dall’Oglio a sei dal novantesimo. Il sigillo ce lo mettono Christian Capone, attaccante del Pescara, e l’ex Fiorentina Nicolò Fazzi che proprio un fromboliere non è. Il ’99 di Abbiategrasso insacca il 3-0 alla Pro Vercelli (al 65′ Morra segna il punto della bandiera), che lascia sempre fuori Mario Pugliese, su rimpallo in seguito ad assist di Mancuso all’ora di gioco, dopo la doppietta del centravanti Pettinari (38′ di testa su cross di Crescenzi, 55′ su imbeccata di Brugman), con Emmanuel Latte nuovamente confinato sul sedile accanto a Zeman e Luca Valzania dentro per Palazzi in mezzo al 69′.

L’esterno basso del Cesena (Fabio Eguelfi non pervenuto), che in passato aveva infilato la porta in cadetteria solo in un 2-0 a Modena in maglia Perugia il 13 febbraio di due anni fa, si sblocca a Empoli con un destro a giro al 31′ del secondo tempo, di rara bellezza quanto inutile: è il 3-1 temporaneo, Donnarumma l’ha già messa due volte (14′ e 58′, su rigore per il contatto Esposito-Simic) e Caputo una (72′); segneranno ancora Zajc (85′), Krunic (87′) e il bianconero Jallow (92′) per un ko che lascia la diga di Castori al penultimo posto in solitario (13). Una lunghezza dietro la Ternana, che a Foggia non ha vinto (1-1) nonostante il rompighiaccio subitaneo di Tremolada al 4′ per l’impattata sotto misura di Beretta su angolo di Vacca spizzato da Fedato: Davide Agazzi, sanzionato per un contrasto falloso con Carretta, salterà il big match tutto pugliese con i Galletti per squalifica.

Niente zingoniani in campo nella manita al Carpi (Malcore spedisce sul montante all’85’ il rigore concesso per la spinta di Bianco su Saric) del Perugia, che torna al bottino pieno dopo più d’un mese come il Delfino: Alessandro Santopadre, Alberto Dossena e Simone Emmanuello fanno le belle statuine sotto l’arco di plexiglass, assistendo alla goleada sulle ali dei successi personali di Buonaiuto (3′), Di Carmine (33′ e 59′), Bandinelli (9′) e Han (65′). Nell’anticipo di venerdì 17 a Frosinone, infine, l’Avellino di Anton Kresic (centrale destro) e dell’esterno sinistro da 3-5-2 Salvatore Molina (Emanuele Suagher non convocato per acciacchi) si illude col mani di Matteo Ciofani (rimpallo Brighenti-Bardi su corner) che provoca il penalty del vantaggio di Castaldo al 5′ ma deve arrendersi alla testatona del fratello Daniel a 4′ dal rientro dal tunnel accarezzata dal tiro dalla bandierina di Ciano.

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