Un tempo le partite se le gustava direttamente dal campo, oggi invece le osserva con particolare attenzione dalla tribuna. Stiamo parlando di Mario Mazzoleni, ex arbitro che ha diretto circa 200 incontri fra i professionisti e che oggi, oltre che essere un opinionista televisivo, è uno storico dell’arte.

Mazzoleni, è possibile fare un bilancio sull’utilizzo del Var dopo dodici giornate? Da ex arbitro, come la vede?
“Anche quando arbitravo, ero favorevole alla moviola in campo perché può ridurre il numero di errori del direttore di gara, migliorare le prestazioni degli arbitri e rendere la partite il più regolari possibili. Non credo però che questo sia l’utilizzo più congeniale perché, a mio avviso, sta  appiattendo la categoria arbitrale. Quando sono allo stadio ho una brutta sensazione perché questo sistema porta arbitri e guardalinee a non decidere. Invece l’arbitro dovrebbe decidere ed eventualmente utilizzare il Var per correggere il tiro. Ricordo ad esempio la rete annullata al Verona a Bergamo: era evidente l’irregolarità del gol gialloblù, ma il guardalinee ha preferito non alzare la bandierina e rimandare il verdetto al Var”.

Lei è anche tifoso atalantino. Come valuta il primo terzo di stagione nerazzurro?
“L’Atalanta paga lo scotto del doppio impegno Europa-Campionato dal punto vista psicofisico. Ma del resto non si può pretendere di avere la botte piena e moglie ubriaca. In passato ho visto club retrocedere dopo un anno di doppi impegni, eccezion fatta per Inter, Juventus, Milan e altre che sono costantemente abituate a questa situazione. Detto questo non credo che l’Atalanta retrocederà, anzi, penso che concluderà nella parte sinistra della classifica, ma questo tipo di impegni bruciano parecchie energie, soprattutto ad una squadra come quella di Gasperini che corre, raddoppia e pressa”.

Domenica ci sarà Inter-Atalanta.
“Non sono quelle le partite da vincere. Personalmente mi fanno più arrabbiare il pareggio con la Spal o i punti gettati a Udine. Però ovviamente speriamo che in queste due settimane ci si sia ripresi e vediamo. Poi giovedì dovremo chiudere il discorso europeo facendo un punto in casa dell’Everton”.

Cosa manca a questa Atalanta?
“Petagna mi piace molto, è un bravo ragazzo e un buon giocatore. Ma stiamo giocando senza un attaccante che veda la porta. In estate avevano parlato di Zapata, che a noi ha sempre fatto danni e mi piaceva, ma non mi sarebbe dispiaciuto nemmeno un giocatore alla Quagliarella. In sostanza uno di quelli magari non eccessivamente appariscenti, ma concreti e che alla fine dell’anno fa sempre i suoi gol”.