cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

ESCLUSIVA – Fausto Rossini: “L’Atalanta può arrivare lontano”

I troppi infortuni gli hanno prima complicato una carriera che sembrava potesse prendere una piega ben diversa, poi lo hanno costretto ad appendere gli scarpini al chiodo al termine della stagione 2010/2011 a soli 33 anni. Lui è Fausto Rossini, uno dei tanti giovani lanciati da Giovanni Vavassori, la cui partita più celebre fu il pirotecnico 3-3 a San Siro contro il Milan in cui l’attaccante toscano realizzò una doppietta. Ora Rossini ha abbandonato il mondo del calcio, si dedica alla famiglia e al lavoro (possiede un’azienda di cosmetici), risiede in provincia di Bergamo e segue ancora l’Atalanta. “Ho nostalgia delle partite e del gruppo – spiega l’ex centravanti nerazzurro -, ma il resto non mi manca”.

 

Rossini, come valuta questo primo mese dell’Atalanta?

“Sinceramente ritenevo che già l’anno scorso l’Atalanta avesse fatto una grandissima stagione e pensavo che ripeterla fosse praticamente impossibile. Invece mi ha stupito in positivo perché anche quest’anno sta facendo grandissime cose. Gioca bene e tiene testa a tutte le avversarie”.

Secondo lei dove può arrivare in Europa League?

“Credo che possa andare avanti tanto. Non so fino a che punto, ma l’Atalanta sta dimostrando di essere una squadra organizzata cui va aggiunta la qualità di qualche singolo. Magari non arriverà in finale e molto dipenderà anche dai sorteggi, però è una formazione che può veramente avere un lungo cammino”.

Ai suoi tempi non esisteva il Var. Cosa ne pensa?

“Toglie tutto l’entusiasmo. Ormai quando segni non sai più se esultare o no, hai sempre il dubbio che la rete di possa essere annullata. Poi è chiaro che essendo appena stato inserito, serve un po’ di tempo per capirlo e utilizzarla al meglio”.

L’Atalanta di Gasperini, in qualche modo, ricorda quella che la rese celebre. Non si rivede un po’ in Petagna?

“In alcune cose siamo molto simili. Entrambi facciamo pochi gol, ma ne facciamo segnare parecchi a chi ci sta vicino. L’anno scorso lui ha permesso a Gomez di fare una stagione eccezionale, mentre io riuscii a farne fare parecchi a Doni. Entrambi ci assomigliamo nel modo in cui riusciamo a far salire la squadra e per come teniamo impegnata la difesa avversaria. Però lui, a mio avviso, è più bravo di me dal punto di vista tecnico, mentre io ero più forte nel gioco aereo”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

gianluca scamacca
Il giornalista che segue da vicino le vicende del Verona ci racconta che Atalanta si...
Il difensore tucumano è pronto a lasciare l'Atalanta in estate...
lookman
Il giornalista, che segue da vicino le vicende dei viola, presenta il match di domani...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta