L’ampio turnover voluto da Gian Piero Gasperini rischia di costare caro all’Atalanta, questa sera apparsa a tratti l’ombra di se stessa – soprattutto in fase realizzativa – al cospetto di una Fiorentina desiderosa di cancellare la sconfitta di tre giorni fa contro la Juventus. Queste le valutazioni di CalcioAtalanta:

Berisha 6: incolpevole sul gol deve svolgere poco più della normale amministrazione. In uscita è sempre sicuro.
Toloi sv: la sua gara dura poco più di 20′ minuti, senza particolari sussulti sia in positivo che in negativo. Esce per un problema muscolare alla coscia (14’ st Mancini 6: gettato nella mischia senza tanto preavviso non soffre l’impatto con la Serie A).
Caldara 6: il film della gara gli assegna un ruolo in fase esclusivamente definitiva che esegue in maniera puntuale.
Palomino 5.5: macchia una prestazione altrimenti positiva perdendo il contrasto più importante, quello che regala a Chiesa la palla trasformata poi nel gol del vantaggio.
Castagne 4.5: non ha la corsa di Hateboer né la qualità che aveva Conti e lo dimostra allo scadere quando getta alle ortiche il pareggio a due passa da Sportiello.
Freuler 6.5: al 23′ del primo tempo divora una rete fatta, ma al 94′ trova la zampata che salva i nerazzurri da una sconfitta immeritata.
de Roon 5: continua il periodo tra luci e ombre dell’olandese che si propone, lotta, ma non garantisce, per ora, alcun cambio di ritmo alla squadra.
Spinazzola 5: la buona volontà c’è, il passo e la lucidità dei tempi migliori ancora no. Il lungo stop per infortunio è un’attenuante generica, ma da lui ci si aspetta molto di più.
Kurtic 5: prestazione impalpabile quella del centrocampista sloveno che soffre oltremodo l’assenza di un attaccante di riferimento dell’undici titolare (6′ st Cornelius 5: la scelta di Gasperini per cambiare la gara non incide mai).
Ilicic 6.5: l’ex dal dente avvelenato, mette impegno e qualità nel nuovo ruolo di “falso nueve”. Le conclusioni più pericolose sono tutte sue. Bravo a procurarsi anche un calcio di rigore (26′ st Orsolini 6: non tocca molti palloni, ma all’83’ sfiora il gol della vita).
Gomez 5.5: le azioni principali dei nerazzurri passano tutte dai suoi piedi ma nel giudizio pesa l’errore dal dischetto anche se al cospetto di un portiere, Sportiello, in grado di fermare in carriera giocatori del calibro di Pogba, Higuain e Palacio.