Due bottini pieni contro il nemico di turno, esattamente il doppio nei confronti dell’omologo seduto sull’altra panchina. Comunque li si guardi, i conti di Gian Piero Gasperini con la Fiorentina e il suo nuovo mentore Stefano Pioli sono in rosso. Perché il bilancio dei precedenti vede il tecnico dell’Atalanta soccombere su ambo i fronti: 5 ko (9 pareggi) con il club gigliato, 6 (1 solo nullo) negli 11 guanti di sfida gettati all’allenatore parmigiano, ai bei tempi riserva di Sergione Brio alla Juventus e poi valentissimo difensore centrale viola nella transizione dal marcamento a uomo alla difesa a zona.
Il risultato a occhiali ricorre molto spesso nel casellario del Gasp: due volte nella scorsa stagione dei record e del quarto posto, idem a “Marassi” due anni or sono quando la tolda di comando era quella genoana e al “Franchi” decise Babacar. Andando più indietro nel tempo, si ripescano lo stordente 0-3 in maglia Palermo (doppio Jovetic e Gonzalo nel 2012-13), il tris viola nel 2009-10 a Firenze con reti di Santana, Gilardino e Babacar (da tenere d’occhio, se regge il non c’è due senza tre) al battesimo del fuoco col gol nella massima serie. L’ultima vittoria contro la Fiorentina risale al 2009-10, 2-1 con gol di Palladino e Mesto.
Poi il 3-3 della tripletta di Mutu nel 2008-09, con successo toscano fra le mura amiche (Gilardino) che valse i preliminari di Champions per la banda di Cesare Prandelli e l’Europa League per il Grifone. L’altra vittoria dell’attuale comandante in capo di Zingonia contro la Fiorentina risale all’uno a zero rossoblù nella Coppa Italia 2006-07. Quanto a Pioli, invece, sedicesima contro i bergamaschi con l’attivo nel palmarès (7, 4 e 4): ultimo scontro in ordine di tempo, il 7-1 a San Siro della sua Inter. Due dispiaceri inferti ai nerazzurri alla guida della Lazio, conditi da un pari e una sconfitta sotto la Maresana, col Bologna sempre a favore di pubblico (2 sconfitte, 1 pareggio) e anche tra Parma, Modena e Salernitana (2 pareggi ed 1 ko).