Marten de Roon, dopo aver annullato il trequartista dell’Everton Gylfi Sigurdsson in Europa League giovedì sera, ha concesso a l’Eco di Bergamo una lunga intervista-ritratto pubblicata nell’edizione di stamani: “Ci avevo già giocato contro quando era allo Swansea. Credo che la mia posizione naturale sia di mediano basso davanti alla difesa, ma è stimolante imparare a muoversi in modo diverso e Gasperini sa insegnare la tattica – ha affermato davanti al taccuino di Pietro Serina il cavallo di ritorno dal Middlesbrough -. Tra i compagni con cui non avevo giocato mi sta stupendo Cristante: la scorsa stagione vedevo sempre l’Atalanta in tv e non era così forte, sta crescendo e può andare oltre”.
Un cenno alla città in cui il nazionale olandese ha voluto tornare a ogni costo in estate: “I bergamaschi mi assomigliano, prima i fatti. E sono malati di Atalanta. La cosa più difficile al Mapei Stadium è stata lasciare il campo: avrei voluto rimanere lì chissà quanto tempo a gioire coi nostri tifosi”. Battuta sul prossimo avversario di campionato: “Il Chievo è una squadra fastidiosa contro la quale non vorresti mai giocare. Da qui alla sosta tra loro, il Crotone, la Fiorentina e la Juve preferirei arrivare a quota dieci punti, quindi dobbiamo farne sette. Ma c’è di mezzo anche la trasferta a Lione”.