Il tecnico di Aquileia, da doppio ex del confronto domenicale, è convinto che i nerazzurri possano risalire la china con un bottino pieno al “Bentegodi”
“La crisi? Finisce se si batte il Chievo”. Da doppio ex della panchina, Luigi Delneri è convinto che la svolta del campionato fin qui asfittico dell’Atalanta passi dal bottino pieno al “Bentegodi”. Nell’intervista a L’Eco di Bergamo, il tecnico di Aquileia, protagonista della scalata alla A dei Mussi nel 2001 e poi di due stagioni spettacolari a Bergamo (2007-2009), esprime un’altra certezza: “I nerazzurri hanno la qualità per tirarsi fuori dai guai”.
CHIEVO SCACCIA-CRISI. “Tre punti in trasferta restituirebbero serenità e morale. Tecnicamente il divario è notevole, anche se Campedelli ha scelto un allenatore di personalità come Ventura: al Chievo non lasciano nulla al caso”.
ZAPATA E LA CRISI DEL GOL. “L’Atalanta non ha mai avuto un bomber da 20 gol. Gasperini ha avuto Borriello e Milito. Zapata, a Udine, io lo impiegavo al centro dell’area con Thereau seconda punta: è un attaccante che va più servito dalla linea di fondo e ha progressione sul lungo”.
L’AVVENTURA DI VENTURA. “Conosco bene Gian Piero, ha desiderio di rivincita dopo la delusione con la Nazionale: mi aspetto un calcio propositivo, cambierà modulo, lo 0-0 non serve. Al presidente è costato caro esonerare Lorenzo D’Anna, una colonna della famosa difesa a quattro del mio Chievo. A proposito, salvarlo quand’è ancora sotto zero in classifica sarebbe un’impresa”.
I PERICOLI. “Nel calcio italiano sono tutte ultime spiagge: se l’Atalanta lo è per il Chievo, vale anche il contrario. Pellissier non ha i novanta minuti: occhio alle punizioni di Birsa, che dovrebbe giocare dietro Stepinski”.