Tante difficoltà linguistiche e di comprensione, ma a parlare sarà il campo anche per il mancino, neo arrivato alla Dea
Cresciuto in Polonia, nel Chojniczanka, prima di quest’estate ha giocato sempre e solo entro i confini del suo paese. Non solo per Bergamo quindi, ma per l’Italia intera: il profilo di Arkadiusz Reca è ancora oggetto di studio da parte degli addetti ai lavori e degli appassionati del rettangolo verde.
STRATEGIA. Se Andrea Petagna è ormai alla Spal, Reca è stato a un passo dal vestire la maglia emiliana, ma i manager nerazzurri avevano un motivo in più per fargli conoscere il calcio della nostra penisola da un punto di vista più a nord. Gli scout dell’Atalanta sono infatti spesso molto abili a individuare profili poco conosciuti in squadre di secondo valore per poi portarli sulla piazza bergamasca e rilanciarli: una strategia che funziona molto bene anche in casa Zingonia, dove i gioielli del vivaio crescono di statura, età, ma anche valore economico.
NUOVA SPINA. Come ricorda tuttomercatoweb.com, che è andato alla scoperta del nuovo centrocampista orobico, mister Gasperini ha dimostrato di non essere un allenatore che dà più valore al nome stampato sulla maglia che al rendimento, alla crescita o allo sforzo negli allenamenti. In questo gioco dei cambi e scambi, se Pasalic prenderà il posto di Cristante, Varnier (in futuro) di Caldara e Zapata di Petagna, Reca sembra essere in pole per rubare il posto a Gosens nella posizione dell’ex Spinazzola.
VALORE. Il polacco classe ’95, che ha militato nella scorsa stagione nel Wisla Plock, è un mancino con la capacità e la versatilità giusta sia per il ruolo di esterno basso che quello più avanzato. Gasp potrebbe impiegarlo da quinto di centrocampo e trasformare quei 4 milioni di euro del suo valore con un “1” in più lì davanti. E non sarebbe la prima volta…