Il nuovo attaccante nerazzurro, coetaneo di Musa Barrow, ha già all’attivo un pallone nel sacco contro la squadra di cui vestirà i colori da domattina. Mini storia di un campioncino non troppo fortunato
20 settembre 2017, gol su lancio di Stoian quando i suoi, ovvero il Crotone (10 e 3 all’ultimo giro, fra Davide Nicola e il mancato salvatore della patria Walter Zenga), sono già sotto di quattro. E ne prenderanno un altro, su rigore, dal Papu Gomez. 24 settembre, contro il Benevento in casa: il legamento crociato anteriore del ginocchio destro finisce ko. Due date significative della passata stagione di Marco Tumminello, quella della consacrazione che non c’è stata per via di quell’infortunio. Ma intanto il pallone nella porta dell’Atalanta, leggi la sua nuova squadra da domani, venerdì 15 giugno, l’attaccante siciliano, coetaneo dell’altro baby fenomeno Musa Barrow con cui verosimilmente dovrà dividere gli oneri da prima bocca da fuoco, l’ha già messo.
DA TRAPANI CON FURORE. Nato a Erice il 6 novembre 1998, mancino naturale anche se non disdegna l’altro piede, cresce nel Trapani passando nel 2012 nelle giovanili della Roma (titolo Allievi 2015 e Primavera 2016), società che ne ha detenuto il cartellino fino a oggi. Il 6 gennaio 2016 l’esordio in A sul campo del Chievo, subentrando a Florenzi nel finale, secondo gettone il 26 agosto dell’anno dopo nel ko contro l’Inter. Quindi il prestito al Crotone all’ultimo tuffo del calciomercato estivo: dopo la primissima marcatura da professionista e il crac, rientra il 4 aprile scorso nel ko col Torino (4-1) dando l’assist a Faraoni. Nel rush finale, gli altri inutili gol al piano di sopra, entrambi in sconfitte per 2-1: il 6 maggio contro il Chievo, il 20 contro il Napoli. Nelle Nazionali azzurrine, dall’Under 15 all’Under 19, 16 partite e 3 reti.